NATALINO BENACCI
Cronaca

Allarme peste suina . Filippini a Pontremoli: "Battute dove non circola"

Incontro in Comune con il Commissario straordinario nazionale in visita "Al lavoro per rivedere il piano alla luce degli sviluppi epidemiologici" .

La strategia per battere la Psa è potenziare il confinamento fisico della circolazione virale attraverso barriere e recinzioni, anche lungo gli assi autostradali dell’Autocisa e i viadotti per impedire il movimento lungo dei cinghiali. Inoltre vengono definite le cosiddette Zone di controllo dell’espansione virale al cui interno viene sviluppata una attività di sorveglianza per stabilire dove sia effettivamente presente il virus e agire di conseguenza con attività di depopolamento mirate nelle diverse zone.

Per fare il punto sulla situazione sul territorio provinciale si è svolto ieri a Pontremoli un incontro col Commissario straordinario nazionale Giovanni Filippini, c’erano sindaci Jacopo Ferri, Annalisa Folloni e Cristian Petacchi rappresentanti dell’Atc, Francesca Pocai, veterinario, che guida i Got provinciali costituiti da esperti dei settori della sanità, dell’agricoltura e dell’ambiente e cacciatori. "Qui lavoriamo in una fascia al confine tra la zona infetta e quella non infetto – ha avvertito Filippini – dobbiamo essere certi che dove andiamo a depopolare il virus non circoli, altrimenti rischiamo diffondere ancora di più i territori di restrizione mettendo in difficoltà il comparto suino e dobbiano prestare molta attenzione. Dove c’è la possibilità di depopolare perché siamo certi che il virus non è assente faremo le deroghe per le battute con il controllo".

Nella zona di Pontremoli sono state trovate recentemente carcasse di cinghiale affette dal virus. "Questi ritrovamenti rientrano nell’attività di controllo dell’espansione virale nelle zone di confine dove occorre fare l’attività di sorveglianza – prosegue il Commissario –. Qui abbiamo concentrato i controlli di militari, cacciatori che stanno dando una grande mano e in più anche l’azione dei cani molecolari dell’Enci che hanno sensibilità particolare nel ritrovamento. Proprio questi cani hanno fatto scoprire questi resti che stiamo analizzando. Siamo in un territorio infetto quindi probabilmente saranno state colpite dal virus, ma prima di dirlo dobbiamo attendere i riscontri epidemiologici. Ciò significa che l’attività di sorveglianza funziona".

Oggi è stata inaugurata un’infrastruttura del comune di Pontremoli attrezzata per la conservazione delle carcasse. "La Toscana sotto questo profilo ha messo in piedi un’organizzazione molto efficace che permette agli animali che vengono abbattuti di essere controllati nei centri di raccolta dove operano i servizi veterinari". L’ordinanza scade a marzo, c’è qualcosa da cambiare? "Stiamo lavorando con gli esperti –conclude – per rivedere il piano alla luce dell’evoluzione della situazione epidemiologica e vedremo se ci sono dei correttivi da mettere in atto".

Natalino Benacci