Allerta meteo, la conta dei danni. Ecco le direttive in caso di piena

Allagamenti, alberi caduti e frane dal centro al Litorale: monitoraggio e interventi della Protezione Civile

Via delle Pinete allagata a causa delle piogge intense nella giornata di allerta arancione (Foto di Paola Nizza)

Via delle Pinete allagata a causa delle piogge intense nella giornata di allerta arancione (Foto di Paola Nizza)

Massa (Massa Carrara), 10 ottobre 2024 – Allagamenti, alberi spezzati dal vento e frane. E’ questo il bilancio dell’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sul territorio massese – dal centro al Litorale – nella giornata di allerta ’arancione’. Una giornata passata col fiato sospeso sia dagli ’addetti ai lavori’ sia dai cittadini che temevano il peggio. I danni, benché contenuti, hanno provocato disagi soprattutto al traffico veicolare per la chiusura di tratti stradali inagibili come via delle Pinete, in zona Partaccia, che si è trasformata in un fiume in piena a causa delle forti precipitazioni. Tra le altre, anche il tratto da via Casone a via degli Unni, oltre a via del Poggioletto dove la viabilità è stata ripristinata dopo poco grazie all’intervento tempestivo delle squadre di soccorso.

Strada riaperta anche a Montignoso, dove una frana aveva ostruito la strada che collega le località del Crocello e del Cerreto. In casi di emergenza, come quello appena vissuto, il procedimento prevede l’attivazione del Coc (Centro operativo comunale) della Protezione Civile da cui i tecnici monitorano no stop le condizioni meteo e le piene attraverso le immagini in tempo reale delle telecamere fisse installate per tenere sotto controllo il livello dei corsi d’acqua sul territorio come il Frigido, Ricortola e Cocombola, oltre che i parametri registrati dagli idrometri e pluviometri installati nei bacini e lungo le aste fluviali più a rischio. Il presidio, poi, interagisce in tempo reale con le squadre dei volontari che operano direttamente sul territorio. Secondo quanto emerge dal Piano comunale di Protezione civile gli interventi di più facile e immediata attuazione sono quelli relativi alla riduzione della vulnerabilità: come l’installazione di sistemi di monitoraggio o di allarme acustici contro le piene per avvisare in tempo reale la popolazione e campagne di informazione capillare della popolazione.

Cosa fare in caso di emergenza idrogeologica in corso? Ecco le linee guida contenute nel Piano. Anzitutto, i cittadini devono evitare di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua oppure sopra ponti o passerelle ed evitare il transito dai sottopassi. Coloro che si trovano in auto e la carreggiata è invasa dall’acqua devono moderare la velocità, se è impossibile accostare senza intralciare il passo e abbandonare immediatamente l’auto, allontanandosi a piedi verso alture o edifici con piani sopraelevati e lanciare l’sos.

E’ raccomandato occuparsi degli animali e liberali se non possono essere condotti al sicuro. Per chi si trova in casa, deve salire ai piani superiori senza usare l’ascensore, chiudere il gas e l’impianto elettrico, non scendere assolutamente nelle cantine e nei garage o in strada per salvare oggetti o l’auto. Aiutare gli altri condomini a mettersi al sicuro. Dopo l’alluvione, raggiungere una zona sicura, prestando la massima attenzione alle indicazioni fornite dalla protezione civile, attraverso radio, Tv e automezzi ben identificabili. Non bere acqua dal rubinetto se non viene dichiarata di nuovo potabile; non consumare alimenti esposti all’inondazione; pulire e disinfettare le superfici esposte all’acqua dell’inondazione.

Ilaria Vallerini