REDAZIONE MASSA CARRARA

Alpi Apuane "Piano del Parco illegittimo"

Per il consigliere regionale Baldini (Lega) è giuridicamente viziato. "Va riscritto oppure deve essere stralciato il tema delle cave"

Una cava sulle Alpi Apuane e il consigliere regionale Massimiliano Baldini (Lega)

Una cava sulle Alpi Apuane e il consigliere regionale Massimiliano Baldini (Lega)

Non sembra destinato a trovare soluzioni condivise il lungo stallo del Piano Integrato delle Alpi Apuane. Mentre gli ambientalisti annunciano battaglia per sollecitare l’approvazione di norme che limitano l’escavazione, la politica tira il freno a mano chiedendo di ingranare la retromarcia. "Il Pip va riscritto da capo perché giuridicamente viziato, andare avanti significherebbe perdere tempo, soldi e ricorsi giudiziari a tutti i livelli" tuona il consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini, anche membro della Quarta Commissione.

"La solita sinistra pseudo ambientalista-ecologista alza la voce per far approvare un Piano integrato del Parco che è seriamente viziato sotto il profilo giuridico e che non solo non potrà andare avanti in Commissione Ambiente e in consiglio regionale a Firenze – spiega – perché saranno gli stessi uffici giuridici a dirlo ma che, in caso contrario, determinerà il proliferare di ricorsi che finirà per costare una montagna di soldi al contribuente, costringendo la Regione Toscana a tornare indietro, a rifare tutto da capo con una spesa che supererà di gran lunga quella stanziata a bilancio nella recente manovra approvata poche settimane fa".

Baldini sottolinea che le contestazione sul Piano sono già arrivate dai sindaci e dagli amministratori dei Comuni interessati nell’ultima seduta della Quarta Commissione. "Il Piano Integrato de l Parco va riscritto perché risente di gravi profili di illegittimità – ribadisce l’esponente della Lega – e se proprio si vuole andare avanti l’unica soluzione è quella di stralciare il tema delle cave affinché si possa affrontare questo argomento così tecnico e delicato superando i numerosi vizi evidenziati a più riprese". E parla di "spirito fondamentalista che anima quella sinistra che adesso si sente di “battere il pugno sul tavolo” perché vicina alla corrente radicale del segretario nazionale del Pd Schlein e ulteriormente irrobustita dal progetto di campo largo con i grillini più oltranzisti perché pronti a ridimensionare e non far contare più nulla l’area riformista e le riforme renziane viene fuori in tutto il suo spirito di revanche proprio sui temi ambientali, vedi questione cave ma anche questione multiutility, dove dietro l’approccio ideologico si gioca la guerra per le poltrone alle prossime regionali". Per Baldini la guerra sul Piano del Parco sarebbe "un regolamento di conti tutto politico in casa del Pd" che "rischia solo di far perdere centinaia di posti di lavoro e una filiera imprenditoriale, professionale, culturale e storica che ha reso quel settore importante e ricercato a livello mondiale".

Intanto le associazioni ambientaliste hanno già raccolto ventimila firme da mandare in Regione per sollecitare l’approvazione del Pip e si è formato un ‘Comitato delle cinque montagne’ che per sabato alle 15 a Firenze ha organizzato un si-in sotto il palazzo della Regione a difesa delle montagne toscane, per opporci alla distruzione di alcune delle ultime frontiere di biodiversità e di selvaticità del territorio italiano".