Alta tensione tra Rsu e Arpat: "Bocciata la politica assunzionale"

Nel mirino i vertici dell’azienda: "Un’agenzia che non si prende cura del personale che la tiene a galla"

Alta tensione tra Rsu e Arpat: "Bocciata la politica assunzionale"

Alta tensione tra Rsu e Arpat: "Bocciata la politica assunzionale"

Ancora alta tensione in Arpat fra le Rsu e i vertici dell’Agenzia e nel mirino ci sono ancora le strategie per il futuro: "La politica assunzionale dell’Agenzia fa acqua da tutte le parti – scrive la portavoce delle Rsu, Ilaria Rossi -, per rimanere in metafora. La direzione apporta continue modifiche al Piano Integrato di Attività e Organizzazione nella parte che riguarda il fabbisogno del personale, fra il 2022 e l’inizio del 2024 se ne contano ben 7. E curiosamente avvengono per lo più ex post, ovvero dopo che alcune scelte sono già state compiute e attuate. In particolare, ciò avviene per le assunzioni dei dirigenti. Ma perché una RSU di comparto si trova a parlare di dirigenza? Semplice, perché laddove si crea un’opportunità di carriera interna all’Agenzia, questa RSU deve difendere il diritto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori che ne hanno titolo a poter legittimamente aspirare a ricoprire quel posto, in una Agenzia dove oltre 1/3 delle lavoratrici e lavoratori del comparto ha titolo ad aspirare a posizioni dirigenziali".

Nel merito dei dirigenti, le Rsu evidenziano come Arpat dalla sua istituzione nel 1995 "fatta eccezione per poche limitatissime e selezionate eccezioni, non ha indetto concorsi per dirigenti, fino al 2021 quando ha bandito un concorso per dirigenti ingegneri. Ben 26 anni. Nel 2021, sia detto per inciso, il direttore generale era un ingegnere. Da questo concorso, che era per tre posti, sono stati assunti 7 ingegneri. Dopodiché due selezioni (si badi bene, non concorsi) per due dirigenti a tempo determinato e anch’essi tecnico-professionali (un geologo e un analista). Allora, per risolvere il problema della carenza di dirigenti si è pensato di ricorrere ai trasferimenti da altri enti e, ultima moda, di attingere a graduatorie di concorsi appena svolti in altri enti, anche lontani. Si è dato così inizio alla pesca miracolosa. In meno di 2 anni sono stati assunti 13 dirigenti per trasferimento o attingimento da graduatoria. Senza contare i due assunti in questo modo già nel 2019 e 2020. Per quanto riguarda i trasferimenti, se ne contano ben 5 in poco più di un anno".

Un affondo a tutto campo sulla gestione della selezione dei dirigenti poi "messi a capo di colleghi con esperienza pluriennale ed un livello di maturazione professionale che resta tristemente privo di riconoscimento. Nel silenzio avvengono anche modifiche all’organizzazione, declassando ad esempio strutture complesse per poterle assegnare a dirigenti di nuovo incarico" proseguono le Rsu che concludono: "Un’Agenzia che non si prende cura del proprio personale, quello che la tiene a galla, nonostante tutto. Se anzi, come sembra, il lavoro di Arpat non interessa più a nessuno, vista anche la mancata risposta della Regione alle nostre istanze, sia chiaro che smetterà di interessare presto anche a quel personale che l’ha finora sostenuta".