
Francesca Dell'Amico
Carrara, 5 gennaio 2023 - Si spegne un’altra luce del progetto Carrara Si cura e per fine mese il negozio di souvenir ‘Io amo il marmo’ di via Roma sitrasferirà al monte. Aperto da Francesca Dell’Amico (nella foto) della Marmotour due anni fa, il negozio si trasferirà a Ravaccione, dove i turisti ci sono: "Carrara turisticamente non funziona proprio – spiega Francesca Dell’Amico – e per valorizzarla basterebbe davvero poco".
E così dopo lo spazio Estensioni, la galleria Omna di Alem Teklu Kidanu, ora si abbassa una nuova saracinesca, quella che aveva rialzato Francesca, e un nuovo fondo vuoto si aggiunge alla lunga lista di cartelli affittasi. Insomma a distanza di due anni da Carrara Si cura che grazie ai fondi regionali e comunali aveva portato all’apertura di sedici nuove attività, adesso stanno emergendo i limiti della bontà del progetto.
A cominciare dal fatto che chi aveva aperto con il bando oggi senza aiuti non riesce a sostenere i costi dell’affitto. "Purtroppo Carrara anche se ha apprezzato il mio piccolo negozio non ha abbastanza flusso da permettermi di tenerlo aperto – prosegue Francesca – i soli cittadini non bastano a mantenere aperto un negozio come il mio che vende souvenir. In tutta l’estate si saranno visti sì e no una trentina di turisti. In questa città ci sono cose che non hanno senso. Hanno fatto sbarcare i turisti di lunedì quando a Carrara i negozi sono chiusi. Ci vorrebbe una convenzione con una ditta di trasporti per portare con i pullman i turisti dal porto alla città per farli pranzare e poi salire alle cave. Eppure non si fa. I turisti vanno alle cave in autonomia e saltano direttamente Carrara. Ovvio che chi sbarca se non ha un pullman che lo porta alle cave poi va a Pisa, Firenze o alle Cinque Terre. Come Marmotour ci siamo trasferiti a Ravaccione, e non c’è un cartello in tutta città che indichi questa località. Con i mezzi pubblici non si va molto lontano e non ci sono taxi. È stata una bellissima esperienza, ringrazio tutte le mie care e assidue clienti che passavano anche solo per fare una chiacchierata, e alla fine non andavano mai via a mani vuote, ma senza turismo – conclude Francesca Dell’Amico – non posso restare. Sono stati due anni molto impegnativi e mi dispiace tantissimo lasciare un buco vuoto in via Roma, una via dimenticata e esclusa negli ultimi anni".
Con i souvenir in via Roma si sono spente anche le altre due luci delle attività vicine. La pizzeria e l’orologiaio che aveva aperto da poco tempo hanno chiuso i battenti lasciando altri due vuoti nella centralissima strada.
Alessandra Poggi