L’interesse c’è e sembra essere alto, stavolta. La speranza è che non si areni tutto di nuovo come accaduto pochi mesi fa con il gruppo italiano Beltrame. Per ora l’asta per la vendita dei quattro stabilimenti Sanac va avanti, con l’importante offerta messa sul tavolo dal colosso canadese The Grossi Group: il Governo segue da vicino la pratica e lo ha confermato durante la riunione congiunta dei gruppi di Fratelli d’Italia. Lo fa sapere il deputato apuano, Alessandro Amorese (nella foto): "Il governo conferma di mantenere alta l’attenzione e di portare avanti il lavoro su Sanac e sui suoi quattro stabilimenti produttivi. Oggi, durante la riunione congiunta dei Gruppi di Fratelli d’Italia, riguardante l’aggiornamento sui dossier industriali e sulle attività di competenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, ho chiesto a Adolfo Urso quali fossero le prospettive aggiornate per il gruppo Sanac. Da quanto si è appreso nelle scorse settimane infatti, l’azienda canadese dell’acciaio The Grossi Group, avrebbe manifestato una concreta intenzione di acquisto dei quattro stabilimenti operativi italiani, tra cui quello di Massa (gli altri sono a Vado Ligure, Assemini e Gattinara), che è nuovamente tornato in salute, negli scorsi mesi, grazie agli ordini ripartiti a seguito della fuoriuscita di Sanac dalla ’black list’ dell’ex Ilva. Il ministro mi ha risposto assicurando che la possibile offerta straniera sarà presa seriamente in considerazione in caso sia all’altezza proprio del rinnovato valore industriale dell’azienda di refrattari del nostro territorio. Il ministero, che ringrazio per aver seguito in modo puntuale e costante la vicenda Sanac, è inoltre pronto a continuare a garantire il proprio impegno massimo, affinché il nuovo percorso produttivo di Sanac sia non solo mantenuto, ma tutelato e valorizzato", conclude Amorese.
CronacaAmorese: "Ministero al lavoro per le garanzie sul futuro della Sanac"