REDAZIONE MASSA CARRARA

Ancora degrado in via Mulazzo. Gettati mobili di un appartamento

"Basta, via Mulazzo non è una discarica". Lo dicono inferociti i residenti di questo popoloso quartiere di Avenza, che da...

"Basta, via Mulazzo non è una discarica". Lo dicono inferociti i residenti di questo popoloso quartiere di Avenza, che da...

"Basta, via Mulazzo non è una discarica". Lo dicono inferociti i residenti di questo popoloso quartiere di Avenza, che da...

"Basta, via Mulazzo non è una discarica". Lo dicono inferociti i residenti di questo popoloso quartiere di Avenza, che da anni lamentano abbandoni di rifiuti e ingombranti. Gli incivili hanno colpito ancora, e ieri mattina in via Mulazzo c’erano i mobili di un intero appartamento. Si tratta di abbandoni all’ordine del giorno. Per questo da anni i residenti chiedono telecamere per sanzionare gli incivili, ma nonostante gli appelli e le promesse via Mulazzo resta al buio. Una situazione in Comune non solo per le proteste dei residenti, ma per le numerose segnalazioni fatte dal consigliere comunale e vicepresidente del consiglio, Luca Vinchesi. L’ultima di ieri mattina. Dopo l’ennesima chiamata dei residenti da Nausicaa hanno mandato gli operai a transennare la nuova discarica. Gli operai avevano messo un cartello per informare che il marciapiede sarebbe stato liberato nella giornata di lunedì, ma viste le proteste dei residenti e la segnalazione di Vinchesi gli ingombranti sono stati tutti rimossi. In via Mulazzo abita anche Pier Angelo Tozzi, l’ex presidente della Consulta provinciale alle disabilità, che da tempo denuncia la situazione e come tutti gli altri è in attesa che arrivino le telecamere. "La situazione è diventata veramente fastidiosa perché oltre agli ingombranti c’è qualche maleducato che si sente autorizzato anche ad abbandonare i sacchetti dell’immondizia – commenta Tozzi –. L’assessore Carlo Orlandi e l’assessore Elena Guadagni durante l’incontro che era stato fatto ad Avenza si erano impegnate a risolvere la situazione. Il problema è che gli autori di questi atti paradossalmente si sentono facilitati a ripeterli, perché tanto portano via tutto e anche velocemente ma soprattutto non succede nulla ai trasgressori". "Sono due anni che denuncio la situazione – dice Vinchesi –. La questione è semplice si mette una telecamera che legga le targhe e si multano i trasgressori. Una telecamera ha un costo irrisorio per un Comune, saranno duemila euro. Se vedono la telecamera non ci va più nessuno a scaricare, ma serve la volontà".

Alessandra Poggi