Ancora rabbia per le gaffe degli industriali

Polemiche per le dichiarazioni infelici di Santucci sugli scioperi e il caldo a Carrara. Sindacato critica l'arroganza padronale e difende i lavoratori.

Ancora rabbia per le gaffe degli industriali

Polemiche per le dichiarazioni infelici di Santucci sugli scioperi e il caldo a Carrara. Sindacato critica l'arroganza padronale e difende i lavoratori.

Non si placano le polemiche sulle parole del capo degli industriali Fabrizio Santucci a Sky Tg 24, che nel commentare l’ordinanza anti caldo della sindaca Serena Arrighi aveva detto "i picchi di caldo arrivano sempre il venerdì, come gli scioperi". Una gaffe che proprio come quella di Alberto Franchi ha suscitato l’indignazione generale. Stavolta a stigmatizzare le parole infelici è il sindacato della Lega del Cavatori, nato per tutelare la sicurezza, le condizioni nelle cave, ottenere un’escavazione controllata e vedere riconosciuto il lavoro usurante. "Seppure con ritardo commentiamo le infelici dichiarazioni dell’imprenditore di turno – scrivono dalla Lega dei Cavatori –. A quanto pare spesso finisce che si scottano, passateci la similitudine quanto mai calzante. La tesi perseguita è la solita: la vagabondaggine dei lavoratori. Effettivamente dopo il boom mediatico esploso con la trasmissione Report tutto si è riassorbito o meglio riassopito, nonostante le non avvenute prese di distanza da parte degli industriali, anzi forse l’unico a pronunciarsi in merito fu proprio Fabrizio Santucci – proseguono dal sindacato –, ma la sottile linea d’ombra tra verità e frasi circostanziali appare superata dopo l’ultima boutade climatica". Insomma frasi uscite dalla bocca di due industriali non qualunque e che hanno creato numerosi imbarazzi. "Insomma è venuta alla luce la posizione della controparte padronale, con arroganza e sfacciataggine non curante del sacrificio e della fatica che i lavoratori mettono quotidianamente nel compiere le loro mansioni – concludono dalla Lega dei Cavatori –. Facile fare certe dichiarazioni al fresco degli uffici climatizzati. È ora di finirla di apostrofare la classe lavoratrice come una manica di vagabondi ruba salari, visto che i loro lauti guadagni non piovono dal cielo".