Massa Carrara, 17 dicembre 2024 – La Cgil funzione pubblica ha inviato comunicazione formale all’Asl di “blocco delle prestazioni aggiuntive e richiesta dei recuperi così come previsto dal contratto nazionale del lavoro, che ad oggi è disatteso, lo stesso dicasi per le attività di formazione previste contrattualmente”. La ’battaglia’ com’è noto, è scaturita dalla riorganizzazione decisa dall’Asl Toscana nord ovest in merito all’attività di Anestesia e Rianimazione. “Facciamo appello – afferma il segretario generale della Cgil Massa Carrara, Nicola Del Vecchio – a tutte le forze politiche e istituzionali affinché sostengano la nostra rivendicazione a difesa della qualità dei servizi, della qualità del lavoro e della sicurezza dei pazienti. Come richiesto anche dai sindaci in conferenza zonale, noi continuiamo a chiedere all’Asl di sospendere l’applicazione della riorganizzazione per arrivare a definire possibili modalità condivise di organizzazione del servizio tenendo conto anche di alcuni suggerimenti che gli stessi anestesisti hanno avanzato. Non si può continuare a considerare il nostro territorio di serie B, da sacrificare: i numeri che sono stati forniti dimostrano che quello che stiamo sostenendo ha più di un fondamento”.
Il segretario della Cgil entra anche nel merito della terza guardia anestesiologica al Noa: “E’ un lusso che non ci possiamo più permettere? – si chiede – Penso che se siamo in questa situazione, e parlo in generale riferendomi ai servizi sanitari, è a causa dei tagli al servizio sanitario nazionale da parte di questo Governo. Certo, negli ultimi 20 anni hanno tagliato tutti, a eccezione della piccola parentesi Covid, sta di fatto che con questa finanziaria si taglia ancora di più. Qualcuno dice che trattandosi di mere questioni organizzative la decisione spetti solo all’azienda e non ci debbano essere interferenze esterne. Ci risulta però che il ’modello toscano’ sia riconosciuto come tale proprio perché basato sul confronto tra le parti e sulla capacità di ascolto. Tra l’altro, siamo davvero sicuri che temi di organizzazione dei servizi sanitari non siano anche di competenza dei territori su cui incide poi quel servizio? Insomma, i sindaci possono essere ignorati e neppure fatti oggetto di confronto?”.
“Oggi il Noa – continua Del Vecchio –per quanto riguarda il punto nascite è un ospedale attrattivo perché effettua un servizio di qualità elevata. Domani continuerà ad esserlo? Il dubbio è legittimo. Ci viene detto che altri ospedali hanno il servizio organizzato come lo avremmo noi. Benissimo, peccato che lì o i punti nascita sono distribuiti su più ospedali o il numero di letti di terapia intensiva è inferiore ai nostri. Forse in futuro si intendono ridurre questi posti letto? Sono tutte domande che penso possano essere poste senza rischiare querele come l’Asl ha annunciato nei confronti di altri professionisti che hanno espresso perplessità sul mantenimento degli standard qualitativi del servizio. Parlando poi con gli anestesisti mi sono state poste alcune domande alle quali mi piacerebbe che rispondesse l’Asl. Nel caso in cui si verifichino alcune emergenze in contemporanea, visti gli alti numeri, c’è il rischio che dovendosi attivare i due rianimatori presenti (spesso è questione di pochi minuti), in attesa che arrivi il reperibile, magari si lascia scoperto qualcosa? E sulla questione ’epidurale’ l’azienda dice che la libertà della donna sarà sempre garantita. Anche qua parlando con i rianimatori qualche dubbio lo abbiamo. Ed è sempre legato, non a casi limite ma a ciò che già oggi accade. Se ci troviamo in situazione emergenziale, con più interventi contemporaneamente, chi si prende la responsabilità di abbandonare un paziente?”.