Anestesisti, l’Asl rassicura. Ma i medici sono preoccupati

L’azienda sanitaria nega una nuova politica di tagli e razionalizzazione. "I servizi previsti sono garantiti". Il sindacato dei rianimatori è pronto a ogni azione per tutelare la sicurezza di pazienti e colleghi.

Anestesisti, l’Asl rassicura. Ma i medici sono preoccupati

Anestesisti sul piede di guerra per le manovre di riduzione del personale. L’Asl assicura. che si tratta di una riorganizzazione del servizio

CARRARA

Nessuna riduzione dell’attività di anestesia e rianimazione nelle Apuane e in Lunigiana. Lo evidenzia l’Asl dopo l’intervento della Uil Fpl apuana che parlava di "intenzione di tagliare ancora l’organico". "La carenza di alcuni professionisti nell’ambito territoriale, aziendale, ma anche regionale e nazionale, è nota, ma l’Asl ha garantito i servizi previsti, grazie anche alla disponibilità degli anestesisti – sottolinea la Asl in una nota -. Le soluzioni allo studio saranno comunicate a tutti i soggetti coinvolti, quindi anche ai sindacati. L’obiettivo è quello di consolidare un modello aziendale che dia omogeneità ai servizi su tutto il territorio. La volontà è sempre quella di mettere sempre il cittadino al centro delle scelte. L’Asl vuole valorizzare sempre di più l’attività anestesiologica, che si realizza nelle sale operatorie e che consente l’effettuazione di tutti gli interventi chirurgici, sia programmati che in regime d’urgenza. La presenza dell’anestesista è richiesta anche fuori dalle sale operatorie, per attività diagnostiche e terapeutiche".

Intanto però esprime preoccupazione anche , l’Associazione Anestesisti rianimatori ospedalieri italiani emergenza area critica, sulla manzanza di anestesisti e rianimatori al Noa. "Non cè il primario e si taglia sul personale – affermano contraddicendo l’Asl –. Siamo preoccupati per le voci sulla possibile riorganizzazione della struttura di anestesia del Noa. Già nei mesi scorsi era stata paventata la possibilità di ridurre il numero di medici di guardia con ripercussioni sulla sicurezza del paziente. Approfittando del posto vacante per pensionamento del direttore di unità operativa complessa e senza passare dalle vie contrattuali previste (piano di guardie e reperibilità concordato con le organizzazioni sindacali della dirigenza medica), si cerca di risparmiare sui medici proprio quando in Regione vengono approvati progetti per garantire la continuità assistenziale e la sicurezza di pazienti e strutture. Siamo stanchi dei continui tagli alla sanità e al personale. Noi non ci stiamo! Siamo pronti a ogni iniziativa sindacale in difesa della sicurezza dei cittadini e dei colleghi". La nota è firmata da Francesca Martinelli, Giovanna Ricci, Simone Paracchini, Dino Di Pasquale della Aaroi Emac.