"Dopo alcuni mesi di lavoro si cominciano a raccogliere i primi risultati e per 25 ragazzi sono stati concordati percorsi sportivi. 12 hanno già iniziato". E’ quanto emerso dal monitoraggio su ’Sport per tutti: inclusione e opportunità per bambini con disabilità’, promosso da Anffas in collaborazione con partner istituzionali e società sportive locali. Un’iniziativa che nasce dal riconoscimento dello sport come diritto fondamentale, sancito dalla convenzione Onu Diritti delle persone con disabilità. Un progetto che ha il sostegno della Fondazione San Paolo di Torino ed è rivolto a ragazzi con disabilità tra i 5 e gli 11 anni e offre loro l’opportunità di sperimentare attività sportive in base alle proprie capacità con l’obiettivo di coinvolgere attivamente le famiglie per favorire la consapevolezza delle pari opportunità nello sport; di creare programmi sportivi adattati e sostegni personalizzati; di organizzare eventi inclusivi e giornate di prova gratuita per promuovere l’accesso allo sport. Al progetto collaborano il Coni, il Panathlon Carrara e Massa, e le società sportive Athletic Team Massa, Club Nautico Marina di Carrara, Don Bosco Fossone, Scherma club apuano, StraCarrara, Tigers Massa football flag, Tiro a segno Fossola, Centro Ippico Cavalieri Apuani, National Academy of Martial Arts, Apuani Rugby Massa. Ma contatti sono stati avviati anche con altre società, per cui a breve l’offerta si amplierà. L’iniziativa ha il supporto dell’Ufficio Scolastico Territoriale e il patrocinio del Cip Toscana (il comitato italiano paralimpico).
"Il progetto ha cominciato a dare risultati anche sul piano dell’impegno di bambini con disabilità. Un grande lavoro è stato fatto, e sarà fatto stabilmente, per sostenere le famiglie nel crederci, nell’avere fiducia che anche il proprio bambino o bambina con disabilità puo’ farcela, puo’ fare sport assieme agli altri con i dovuti sostegni, se necessari. L’impegno è tanto ma la felicità dei bambini e a volte anche lo stupore dei genitori, ci ripagano ampiamente di ogni sforzo fatto e che faremo" dice Cinzia Domenici, responsabile del progetto per Anffas. Perché lo sport è un veicolo di benessere fisico e mentale, promuove l’autonomia, l’inclusione sociale e lo sviluppo delle relazioni.