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Seminario al Noa promosso da Soroptimist e Asl per analizzare il fenomeno e indicare la cura .
Disturbi dell’alimentazione e della nutrizione in età pediatrica: problematiche che hanno registrato un aumento considerevole di accessi ai servizi dedicati soprattutto dopo il Covid e che si manifestano in età sempre più precoci. Il problema è emerso durante il convegno ’Disturbi dell’alimentazione e della nutrizione: i segnali, la diagnosi, la cura’, organizzato dal Soroptimist International Club Apuania in collaborazione con l’Asl Toscana nord ovest. Il seminario, presieduto da Angela Bertocchi, presidente del Soroptimist, si è tenuto all’auditorium del Noa ed era rivolto agli operatori scolastici e al personale sanitario. Sono intervenute Alessia Cesari, neuropsichiatra infantile, Martina Fibbiani, medico in formazione specialistica in Pediatria, Francesca Masini, psicologa, e Annalisa Saettini, dietista, che attualmente formano il team multidisciplinare che si occupa dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione nella provincia di Massa Carrara e che svolgono la loro attività professionale al Noa e all’Ufsmia di Carrara.
E’ emerso che in Italia circa 3 milioni di persone soffrono di Dna (Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione), di cui 2,3 milioni adolescenti. Il 90,3% dei pazienti sono femmine. Queste patologie si manifestano prevalentemente tra 12 e 25 anni, ma negli ultimi tempi è emerso un preoccupante aumento delle fasce di età coinvolte, circa il 25% dei pazienti ha un’età compresa tra 8 e 14 anni. Il quadro si è aggravato con la pandemia. Tra marzo 2020 e marzo 2021 gli accessi al Pronto soccorso per disturbi della condotta alimentare degli under 18 sono aumentati del 78,4% rispetto all’epoca pre-covid. I disturbi sono anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata, picacismo, disturbo di ruminazione e altro. L’intervento terapeutico-riabilitativo prevede diversi step tra cui il supporto psicoterapico, sostegno ai genitori e alla famiglia, possibile intervento psicofarmacologico, incontri mensili di equipe. Se necessario, si arriva anche al ricovero ospedaliero.
Le istituzioni scolastiche sono coinvolte direttamente in questi percorsi, prevedendo la stesura di Piani di studio personalizzati (Psp) per alunni affetti da queste patologie, con possibilità di riduzione delle ore di frequenza scolastica o esonero dalle lezioni di scienze motorie, quando necessario, interrogazioni programmate, possibilità di pasto assistito, flessibilità per quanto concerne gli obiettivi scolastici che devono essere realistici rispetto allo stato psicofisico dell’alunno; collaborazione con l’alunno e la famiglia per permettere una graduale ripresa della frequenza a tempo pieno. Interessante la chiusura in cui si è sottolineato che "siamo belli perché siamo unici, sono le nostre imperfezioni a renderci dei capolavori".
L’evento si è svolto in modalità blended, riscontrando un alto numero di partecipanti sia in presenza (oltre 50 persone) che a distanza (più di 80 docenti collegati online), a testimonianza dell’interesse e della necessità di approfondire queste tematiche cruciali per il benessere psico-fisico dei più giovani. Prezioso per la realizzazione del seminario il contributo di Marusca Bonini, pediatra di Pediatria e Neonatologia del Noa.
Angela M. Fruzzetti