Anoressia e bulimia: task force. Teatro, sportello e laboratorio contro i disturbi della nutrizione

I vertici della Salute mentale dell’Asl hanno illustrato un progetto indirizzato alle scuole. Al Rotary Carrara e Massa la conviviale con lo staff di Angelo Cerù sui problemi dell’alimentazione. .

Anoressia e bulimia:  task force. Teatro, sportello e laboratorio contro i disturbi della nutrizione

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, un progetto a 360 gradi per prevenire e informare i giovani e le famiglie sui danni dei disordini alimentari. Sono stati gli argomenti della conviviale del Rotary Carrara e Massa che al ristorante Ciccio ha invitato Angelo Cerù, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl, la psicologa Fiammetta Mozzoni, il responsabile dello sportello di ascolto Gianfranco Bontempi, le due attrici Alessandra Berti e Antonella Ianuale, del teatro civico, presente il provveditore Vincenzo Genovese. L’occasione, voluta dal presidente del Rotary Gian Luigi Fondi, era quella di conoscere i dettagli di un progetto che tratta un tema quantomai scottante: sono 450 i giovani in terapia alla nostra Asl per disturbi della nutrizione, che soltanto in Italia ha visto nel 2022 3mila decessi e che interessa un target sempre più giovane. "I casi sono saliti in venti anni da 300mila a 2 milioni – ha spiegato Cerù – e adesso cominciano ad arrivare anche i maschi. Serve un centro diurno di assistenza che si occupi di questi ragazzi e stia loro vicino in un modo più assiduo". "Se sul servizio ambulatoriale la nostra Asl non ha nulla da invidiare ad altri centri, quello che manca – ha aggiunto Mozzone – è la prevenzione. La gravità del disturbo va a braccetto con la velocità della diagnosi. Una diagnosi precoce salva le vite". Da qui da il progetto di informazione con il teatro: "Con le emozioni – ha detto Mozzone – i giovani apprendono meglio i drammi di una malattia che soltanto conoscendola può essere affrontata. Con una rappresentazione teatrale vogliamo arrivare a tutte le scuole, ai genitori e agli amici proprio per evitare il ritardo della diagnosi e la cronicizzazione. Sul tema esistono ancora troppo lo stigma, la negazione, l’ambivalenza, la mancanza di consapevolezza". Da qui lo spettacolo ’Gocce del colibrì’ che prevede oltre a due rappresentazioni al Guglielmi e agli Animoisi, anche un laboratorio teatrale che coinvolga i giovani anche malati e uno sportello di ascolto dedicato. La magia del teatro è stata evidenziata dalle due attrici che intendono "fare breccia con le emozioni. Il teatro è un mezzo per raggiungere la consapevolezza e sopratutto l’accettazione dei propri limiti". "I disturbi del’alimentazione sono disturbi di relazione – ha spiegato Bontempi – per cui lo sportello punta a sostituire i momenti di angoscia con l’ascolto". L’importanza di divulgare è stata sottolineata da Genovese: "la scuola deve promuovere salute come recita la Costituzione. Il nostro intento è veicolare le informazioni alle famiglie affinché riconoscano i sintomi e prevengano i disagi".

Cristina Lorenzi