REDAZIONE MASSA CARRARA

Antenna 5G a Bagnone. Lanciata la raccolta firme: "Preoccupati per i rischi"

Il traliccio di 25 metri dovrebbe sorgere in un terreno nella frazione di Leugio. I cittadini dicono ’no’: "Conseguenze per la salute e impatto paesaggistico" .

Una raccolta firme contro l’antenna... di Bagnone. Lunigiana territorio molto ambito per la sistemazione di ripetitori del 5G. Dopo quella di Filetto, adesso si parla di realizzarne una anche nella frazione di Leugio, una manciata di case, a poca distanza dal capoluogo. Anche in questo caso l’antenna, dieci metri più bassa di quella di Filetto, dovrebbe sorgere su un terreno di proprietà privata. E come a Filetto i cittadini si sono mobilitati e riuniti in un comitato spontaneo che ha dato il via a una raccolta di firme. Tanti i motivi del no, come l’impatto negativo sulla salute, il danneggiamento ambientale e le conseguenze sul turismo, il deprezzamento degli immobili e dei terreni che la presenza dell’antenna 5G può indurre. "Ci siamo riuniti appena saputo dell’opera - raccontano - e abbiamo iniziato subito una raccolta di firme che poi verrà consegnata in comune, per evidenziare l’impatto negativo di un intervento simile. Siamo tutti molto preoccupati". E così, a pochi giorni dall’incontro organizzato a Villafranca per conoscere i rischi legati alle onde elettromagnetiche, anche Bagnone si mobilita e annuncia di non arrendersi. "La petizione - si legge - nasce per contrastare l’installazione di un’antenna 5G a Leugio di Corlaga. I cittadini sono preoccupati per le dirette, immediate e gravi conseguenze per la salute pubblica, umana e animale, derivanti dall’impianto. A oggi i campi elettromagnetici a radiofrequenza sono classificati come possibili cancerogeni per l’uomo. Molte ricerche hanno dimostrato che le onde elettromagnetiche emesse dalle antenne possono avere effetti negativi sulla salute. Tale antenna sarà installata vicino al centro abitato, a ridosso di un bosco, potrebbe essere rischiosa se pensiamo che non si può escludere il rischio di corto circuito.

A circa 500 metri dal ripetitore si trova il complesso scolastico che ospita tanti studenti, da più piccoli della materna, ai più grandi delle superiori. Non è stato considerato l’impatto paesaggistico di tale antenna di dimensioni considerevoli e il conseguente impatto economico sul valore delle proprietà vicine, comprometterà il valore di mercato degli immobili. Chiediamo che venga immediatamente sospesa l’installazione dell’antenna e che vengano bloccate, previa approfondita valutazione, le autorizzazioni di nuovi impianti, adottando un approccio può precauzionale alle decisioni che riguardano l’ambiente e la salute pubblica". La Lunigiana quindi si mobilita: Filetto e Bagnone non saranno gli unici territori coinvolti.

Sul sito del’Unione dei comuni infatti ci sono le pubblicazioni di istanza per infrastrutture simili anche a Fosdinovo e a Pallerone, nel Comune di Aulla.

Monica Leoncini