
Antona protagonista in Tv. Il documentario su Rai3
L’antico borgo di Antona, che fu già ‘comune’ nel lontano passato, la sua storia e la montagna intorno saranno protagonisti in Tv sulle reti nazionali. Oggi, alle 17.30, va in onda su ’Geo e Geo’ di Rai3 il documentario del regista Ivan Corbucci, un viaggio in un ‘borgo’ fuori dal tempo e dalla frenesia del mondo moderno. Corbucci è originario di Roma ma da 5 anni anche docente all’Accademia di belle arti dove ha scommesso sulla nascita del triennio di cinema, che prima non c’era: decisione vincente.
"Ho partecipato al bando e ho avuto la fortuna e il piacere di iniziare subito questo corso triennale che ora sta diventando di 5 anni. Stiamo preparando un piano completo di studi", spiega Corbucci che insegna montaggio. "E’ la parte che mi affascina di più della lavorazione. Sono un documentarista e deformazione professionale ho sempre l’attitudine di buttare un occhio sul territorio e vedere se trovo storie interessanti". Grazie alla conoscenza con Andrea Ribolini, presidente dell’associazione Aquilegia che gestisce l’orto botanico al Pian della Fioba, a Massa nasce un’avventura alla scoperta di paesi e personaggi che Corbucci ‘raccoglieva’ di volta in volta "per costruire un racconto che non ha l’ambizione di essere completo, è uno dei tanti che si possono fare del territorio attraverso le persone che lo vivono".
E’ il primo che realizza su Massa Carrara, nel passato fra i suoi lavori più importanti il documentario per Unicef insieme alla giornalista Floriana Buffon che raccontava situazioni ‘estreme’ di minorenni in tutta Italia andato anche in onda nello specile del Tg1.
Che cosa ti ha colpito di Antona? "E’ uno di quei borghi dove si può dimenticare la frenesia, anche per come è strutturato: la grande strada passa sotto ma all’interno si arriva solo a piedi. La salita che è una sorta di cammino di allontanamento dalla vita moderna. Il documentario cerca di restituire questa dimensione che stiamo un po’ perdendo, a misura d’uomo. Antona è punto partenza, poi il racconto si dipana nel Parco delle Apuane, all’Orto botanico, incrocia volti e personaggi".
Nella realizzazione del documentario Corbucci ha avuto la collaborazione di alcuni studenti, Michela Zenere, che ha seguito tutto il viaggio, ed Elisa Bruni. Il documentario, che sarà svelato oggi, non riguarda solo Antona ma anche gli abitanti di queste montagne. "Cristina e Oriella nell’antica dimora casa-museo Piccianti ricordano la vita di un tempo – anticipa Corbucci –; Nicola e Marco, due giovani fratelli, condividono gli stessi valori ma, ognuno con la propria indole, hanno intrapreso strade molto diverse. Anche Rolando e Marco sono fratelli, hanno ereditato la vena artistica del padre che, in tempi molto più duri di oggi, ha dovuto rinunciare a una vita da musicista. Andrea, che gestisce l’orto botanico naturale di Pian della Fioba, è riuscito a cogliere un aspetto importante delle persone che vivono il territorio. Elena, giovane studentessa di biologia, durante il tirocinio sta scoprendo la sua strada. Nel borgo di Antona i giovani, spesso costretti a lavorare in città, immaginano un futuro diverso con i valori di una volta. Nel racconto sulle Alpi Apuane che dall’inizio dell’inverno arriva all’estate, non può mancare un personaggio come Keegan, il guardiano del fiume".
Francesco Scolaro