
I quattro commercianti di via Ghirlanda che lanciano l’appello
Massa, 7 marzo 2020 - I negozi di Massa sono aperti e sono più sicuri di un affollato centro commerciale. E comprare da loro, oggi più che mai, è il modo migliore per salvare il tessuto socio-economico della città. E’ una comunicazione, o meglio un vero e proprio appello, che si alza a gran voce da alcuni commercianti di via Ghirlanda: un gruppo di quattro ‘coraggiosi’ contro il panico del coronavirus.
Un piccolo coro che si espande in fretta e si estende al centro storico e oltre, fino a coprire tutto il territorio. Perché c’è un’emergenza economica oltre a quella sanitaria, che inizia a presentare sintomi gravissimi, che si diffondono rapidissimi e a macchia d’olio. A sollevare il problema per primi sono quattro commercianti, tutti di via Ghirlanda: Francesca Iardella di Mud, Adriana Ceccarelli del negozio di abbigliamento, Immacolata Ianigro della piadineria Garage e Luca Orlandi, il parrucchiere. Parlano loro ma, assicurano, lo fanno a nome di tanti altri che condividono gli stessi problemi e le medesime preoccupazioni.
«Ci sono tanti cittadini che ci chiamano, ci chiedono se siamo aperti. Ecco, noi ci siamo e in questo momento siamo anche la soluzione più sicura per fare gli acquisti invece di accalcarsi tutti nei centri commerciali. E acquistare da noi sarà un modo per dare una mano a tutta la città". Lo dicono insieme, con convinzione perché con la chiusura pressoché totale di tutte le attività pubbliche e lo stop alle scuole adesso l’aria in città sta diventando pesantissima: "Parrucchieri, estetiste stanno avendo tantissime disdette degli appuntamenti. In giro non c’è nessuno, anche al mercato martedì c’era il deserto".
C’è chi, come la piadineria, lavora tantissimo a pranzo con gli studenti e ora si ritrova di fatto il locale praticamente deserto. "Ma noi siamo qua per dire ai nostri concittadini che ci siamo, che siamo aperti e svolgiamo il nostro orario normalmente, come sempre, tutto l’anno. Abbiamo notato che il centro si sta spopolando completamente ma forse ora più che mai è tornato il momento di tornare ad acquistare nei piccoli negozi invece di rintanarsi dentro un grande e affollato centro commerciale".
Nell’emergenza, insomma, il ritorno al negozio di vicinato come una fuga dal contagio, via dalla calca del centro commerciale per rifugiarsi nel commercio al dettaglio che garantisce le ‘distanze di sicurezza’ e, assicurano i commercianti "un’attenzione per la cura e il cliente". Dettagli che oggi, con la paura del virus, sanno tanto di prevenzione. © RIPRODUZIONE RISERVATA