
Gli abitanti della Valle del Renara contrari a ripetere la sperimentazoiopne dello scoirso anno "Eravamo come agli... arresti domiciliari. Chiediamo al sindaco un incontro, le alternative ci sono".
Iniziano le preoccupazioni per i residenti di Guadine e Gronda, nella Valle de Renara, che si stanno attivando per scongiurare il ripetersi della situazione dell’estate 2024, quando l’amministrazione ha adottato, nei fine settimana, provvedimenti quali Ztl e divieto sosta, senza alternative. La zona richiama in estate centinaia di persone attratte dalle fresche pozze del torrente Renara, causando però seri problemi di sicurezza per l’intensità del traffico. "Ci stiamo muovendo per chiedere all’amministrazione di ripulire il piazzale in località Molino, situato tra Guadine e Gronda – fanno sapere –. Quell’area può accogliere un bel numero di macchine e darebbe una risposta alle esigenze di questa zona nei tre mesi estivi, quando il torrente Renara viene preso d’assalto. Non vediamo altra alternativa. Quel piazzale è invaso da rovi e, se ripulito, può essere adibito a parcheggio, consentendo di liberare la strada dal divieto di transito nei weekend estivi".
I residenti aggiungono che "un’altra estate come quella del 2024 non è accettabile: ha penalizzato gravemente la già magra economia dei pochi operatori che aspettano la stagione per vedere un po’ di gente. Inoltre i residenti si sono sentiti agli... arresti domiciliari e non è auspicabile ripetere questa esperienza". Una sperimentazione, dunque, che ha liberato le frazioni di Guadine e Gronda dalla morsa del traffico, ma che non ha trovato la condivisione di molti residenti. "Vogliamo ragionarci per tempo – proseguono – e non aspettare giugno. Abbiamo chiesto al sindaco Persiani di venire qua, a Guadine, per un confronto. Vorremmo ragionare sulla proposta del parcheggio in zona Molino, area strategica per evitare le soste selvagge".
E proseguendo verso la frazione di Resceto, alcuni abitanti lamentano la situazione di degrado in cui versa la strada: "Non viene mai nessuno a pulire e il verde invade la carreggiata. Inoltre le cunette di scolo sono ostruite da materiale terroso e le acque piovane non defluiscono. Ci vorrebbe maggior attenzione verso la zona montana. Non chiediamo progetti stratosferici – concludono - ma almeno la manutenzione ordinaria per la pulizia e la sicurezza della strada".
Angela Maria Fruzzetti