Area ex Eaton, la richiesta: "Cosa farà la politica?"

I sindacati interrogano il Consorzio Zia e il Comune sul destino della zona "Dal protocollo d’intesa non siamo più stati informati degli sviluppi".

Area ex Eaton, la richiesta: "Cosa farà la politica?"

L’area di competenza di Eaton

"Bando dell’Area Ex- Eaton: tutto tace. Cosa succederà?". Se lo chiedono Nicola Del Vecchio, segretario generale Cgil, Andrea Figaia, segretario generale aggiunto Cisl Toscana Nord e Franco Borghini, Uil Toscana. "Si parla di gara relativa all’attribuzione ad impresa di un lotto superstite di quella che fu la cosiddetta area Eaton. Si tratta di una ferita dolorosa e mai guarita, una fuga in piena regola operata da una multinazionale che preferì seguire la grande azienda italianissima dell’auto in Polonia ma anche in Serbia e in Turchia, per poi donarsi, fatti salvi gli interessi della famiglia, ai francesi. Nell’area subentrò poi, dopo una lunga e angosciante vertenza, un’azienda locale che investì parecchio nel settore dei carburanti, senza però, secondo noi, rispettare pienamente gli impegni, in particolare quelli relativi all’assunzione di un certo numero di dipendenti dalla lista degli ex operai, previo percorso formativo".

"Incontri, riunioni – proseguono –, alla presenza del Comune e della Regione: venne anche il presidente Rossi, un paio di volte. Niente da fare. Passano gli anni ed i nodi talvolta vengono al pettine sia pure nell’oblio. C’è ancora un’area della ex Eaton disponibile che deve essere ceduta dal Czia ed industrializzata. Non abbiamo notizie in proposito, pur avendo noi sottoscritto un protocollo d’intesa con il consorzio Zia, il Comune, la Provincia, la Camera di commercio e la Regione: oggi siamo semplici spettatori di un percorso che dovrebbe portare alla reindustrializzazione, noi però pensiamo invece di avere diritto almeno all’informazione preventiva. Tutto tace. Cosa c’è sotto? Chiediamo al sindaco ed al Presidente del Consorzio Zia un incontro nel merito".