REDAZIONE MASSA CARRARA

Arte e braille per andare... oltre. Performance sensoriale al buio

La presentazione al liceo Gentileschi con la Fondazione Catarsini del progetto di sensibilizzazione. Nuove modalità di percezione con l’uso dei colori olfattivi in alcune opere presenti per l’occasione.

Gli studenti insieme ai professori per l’iniziativa presentata l’altra mattina

Gli studenti insieme ai professori per l’iniziativa presentata l’altra mattina

di Francesco Marinello

La scorsa mattina al liceo Gentileschi si è svolto con successo "Arte e Braille incontra la Fondazione Catarsini", un momento di condivisione e sperimentazione sensoriale che ha lasciato il segno tra i partecipanti. Alla presenza del presidente delle fondazione Elisa Martinelli e di Margherita Casazza e Claudia Menichini del comitato scientifico della stessa, ha preso vita un’esperienza all’insegna dell’inclusione e dell’arte.

L’evento ha avuto un momento simbolico significativo, la donazione alla dirigente del liceo artistico Ilaria Zolesi del libro "Giorni neri", che ora arricchirà la biblioteca dell’istituto, rendendolo accessibile a tutti gli studenti e docenti. Un gesto che sottolinea l’importanza della cultura come strumento di condivisione e crescita. L’iniziativa è stata promossa dalla professoressa Doriana Guadalaxara, docente dell’indirizzo figurativo, con il supporto di Francesca Bernardini, esperta di braille e referente del progetto, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Massa-Carrara e il Provveditorato agli studi, sotto la guida di Marta Castagna.

Gli studenti della classe 2B si sono esibiti in una performance artistica di grande impatto, che ha previsto un percorso sensoriale al buio per la descrizione delle immagini puntinate in braille dei disegni presenti nel libro "Giorni neri". Un’occasione che ha permesso di scoprire nuove modalità di percezione dell’arte, arricchita dalla sperimentazione sensoriale al buio con l’uso dei colori olfattivi in altre opere. Elisa Martinelli e Claudia Menichini hanno provato l’esperienza bendata, immergendosi in un viaggio sensoriale unico. Inoltre, un piccolo gruppo di otto ragazzi della 2B ha eseguito una performance musicale sulle note di "Que sera sera", celebre colonna sonora del film "L’uomo che sapeva troppo", rendendo l’evento ancora più suggestivo.

A coronare l’incontro, la donazione dei disegni e del ritratto di Alfredo Catarsini, che verranno esposti a Firenze presso la sede regionale dal 30 aprile al 7 maggio, giorno della XXIII edizione del premio omonimo. "Siamo state veramente sorprese e affascinate da tutto il progetto. La Fondazione è orgogliosa di questo evento e di questo omaggio", hanno dichiarato le rappresentanti, sottolineando non solo la qualità artistica e inclusiva del progetto, ma anche l’educazione e l’attenzione dei ragazzi, che hanno saputo creare un’atmosfera di grande affinità e amicizia.

Un evento che ha dimostrato come l’arte possa abbattere le barriere e diventare un linguaggio universale capace di unire, emozionare e lasciare un segno indelebile nel cuore di chi ne prende parte.