LAURA SACCHETTI
Cronaca

Arte e spiritualità si incontrano al Museo Diocesano di Massa per il Giubileo

La mostra "Vie di Speranza" al Museo Diocesano di Massa esplora il legame tra arte e spiritualità nell'anno del Giubileo.

La mostra "Vie di Speranza" al Museo Diocesano di Massa esplora il legame tra arte e spiritualità nell'anno del Giubileo.

La mostra "Vie di Speranza" al Museo Diocesano di Massa esplora il legame tra arte e spiritualità nell'anno del Giubileo.

Vie di Speranza: quando l’arte abbraccia la spiritualità nell’anno del Giubileo. Nel Museo Diocesano di Massa domani alle 16 don Emanuele Borserini, direttore del Museo Diocesano e dell’Ufficio diocesano beni culturali ed edilizia di culto, e il professor Giammarco Puntelli, curatore della mostra e direttore artistico, con la conservatrice del museo Elena Scaravella, presentano, dopo un’attenta e lunga selezione, le opere che fanno riflettere sul tema del Giubileo. La Speranza, infatti, collega tecniche e modi di manifestarla completamente diversi.

Sono state scelte le creazioni dei seguenti maestri: Antonella Bertoni, Claudio Boldrini, Silvia Caimi, Giacomo Calcagno, Mario Rei Cannito, Franco Carletti, Letizia Cucciarelli, Ornella De Rosa DRO, Luciano Donini, Gina Fortunato, Alessandro Grazi, Federica Marin, Enrica Mazzuchin, Matteo Nebuloni, Patrizio Oca, Liala Polato Lia-Code, Fabio Santori, Stefano Solimani. Il Museo Diocesano, scrigno di autentici tesori, e sede della mostra sulla Speranza, accoglie, in questo caso, arte contemporanea, offrendo al pubblico fino al 13 aprile un percorso e un’esperienza di riflessione che consente a spiritualità e arte di coesistere e di camminare insieme verso un unico obiettivo di consapevolezza.

"Opere figurative, informali e astratte, concettuali e plastiche– spiega Giammarco Puntelli, direttore artistico del ciclo di mostre che accompagnano l’anno del Giubileo a Massa e a Gubbio – prenderanno per mano il visitatore favorendo un’esperienza intima e profonda, dove la pittura, la scultura e le idee, saranno la sapienza virgiliana nel viaggio in una spiritualità che deve appartenere all’uomo non solo nella mente e nei concetti ma nella vita di tutti i giorni, nel segno e nella firma di quella Speranza che è al centro dell’anno del Giubileo come indicato da Papa Francesco al quale va il nostro abbraccio e la nostra devozione".