Quest’estate è stata davvero movimentata in alcuni paesi nelle valli del pontremolese. Dopo Gravagna anche ad Arzengio si è conclusa una stagione dove la cultura è stata il perno di molte iniziative. L’antico borgo ha ospitato la seconda edizione del Festival della Scienza della Lunigiana ma è stato anche luogo di discussione con incontri dedicati a esperti che hanno parlato di cambiamenti climatici (quanto influiranno sul futuro), di astronomia (come si vive in una navicella spaziale?), di chimica (un’amica utile da trattare con riguardo) e di cibo raccontato da un illustre microbiologo. Infine non è mancata l’occasione per parlare di previdenza e pensioni. "Se pensiamo agli spettatori che abbiamo ospitato e all’interesse con cui hanno seguito le conferenze, possiamo essere certi che abbiamo colto nel segno – dice Gianni Sgarbi, uno degli organizzatori – Volevamo rompere il pregiudizio che vuole le frazioni abitate solo da anziani con scarsi interessi, destinate in un tempo non troppo remoto all’estinzione. I dati demografici purtroppo sembrano dare supporto a questa visione pessimistica: la Lunigiana perde residenti a un ritmo preoccupante e al tempo stesso l’età media della popolazione è in aumento. Ma Arzengio vive, vuole reagire a questa tendenza e vuole essere un punto di riferimento anche per i giovani che non vogliono rinunciare alle opportunità date dalle metropoli. Anche qui si fa cultura e ci possono essere occasioni di incontri. Anche a loro, ai giovani, diamo un arrivederci all’estate 2025".
Anastasia Biancardi