
di Andrea Luparia
Quando l’amore finisce e il tuo ex partner ti chiama, forse è meglio non presentarsi. O quanto meno non presentarsi da solo. E questo non vale solamente per le donne (che troppo spesso pagano caro l’imprudenza) ma anche per gli uomini. Basta vedere il processo in corso nel Tribunale di Massa. Ieri mattina l’udienza è durata poco (è iniziata alle 13 ed è terminata intorno alle 14) ma il quadro accusatorio ormai è preciso. Gli imputati sono due: la donna e un suo ex fidanzato. Secondo l’accusa, i due avrebbero attirato in un tranello e riempito di botte l’ultimo (in termini di tempo) fidanzato di lei, finendo anche per portargli via l’auto. Ma facciamo un minimo di storia. Tutto inizia il 16 maggio 2017. Andrea, nato a Carrara 30 anni fa, riceve una telefonata dalla ragazza della Versilia con la quale aveva avuto una storia d’amore. La ragazza gli dice che si trova a Carrara, con una sua amica, vicino allo stadio e vuole vederlo per riavere indietro i regali. Magari è poco elegante, ma non è sicuramente reato. Il problema è che quando Andrea si presenta lei non è con l’amica ma da dietro due camion sbuca Gabriele, l’ex compagno della donna. E ha in mano una sbarra di ferro. Andrea, impaurito, resta in macchina, ma l’altro si avvicina, rompe il vetro della portiera con la sbarra, apre la portiera e lo colpisce al braccio sinistro. Andrea, in preda al panico, sgancia la cintura di sicurezza e scappa. A quanto pare corre anche velocemente, malgrado il dolore,, dato che l’inseguitore, non riuscendo a raggiungerlo, ritorna indietro, sale sull’auto di Andrea e, come dire, “prende il largo“. Mentre Andrea è ancora dolorante e terrorizzato, arriva la ragazza che gli strappa il cellulare di mano e si allontana a sua volta.
A quel punto ad Andrea non restava che recuperare il telefonino e chiedere aiuto. All’arrivo delle forze dell’ordine, racconta l’accaduto e sporge denuncia. Dopo le indagini, tutto il fascicolo finisce nelle mani del Gup Marta Baldasseroni che il 23 maggio dell’anno scorso rinvia a giudizio la ragazza e Gabriele.
Ieri mattina, in Tribunale, c’erano sia i difensori dei due imputati che l’avvocato Rinaldo Reboa, quest’ultimo nella veste di parte civile. Alla fine il giudice ha disposto una nuova udienza al 10 marzo del prossimo anno per ascoltare altri testi, sia del Pubblico ministero che della difesa. Poi sarà il collegio giudicante a stabilire chi ha ragione e chi torto.