Attività di montagna penalizzate: "Inascoltate le nostre richieste"

Arci Massa Carrara denuncia la tassazione ingiusta sulle imprese nei borghi montani, fondamentali per la coesione sociale. L'amministrazione non ha risposto alle richieste di revisione.

Attività di montagna penalizzate: "Inascoltate le nostre richieste"

Arci Massa Carrara chiede agevolazioni per chi ha un’attività nei paesi di montagna

Avere un’attività nei paesi di montagna non è certo come sulla costa o nei centro storici cittadini: numeri più bassi, maggiori difficoltà e costi di gestione. Eppure le imprese nei borghi dovrebbero rappresentare un presidio essenziale per la vivibilità per gli stessi ma le tasse che pagano sono le stesse. A denunciare la situazione è Arci Massa Carrara che, sul tema, aveva intavolato una discussione con l’amministrazione di Massa per "far capire l’importanza di quei circoli associativi che resistono nei piccoli paesi, nelle piccole comunità, risultando l’ultimo baluardo contro il degrado sociale e l’abbandono dei territori. Sono quelle realtà che ospitano gli anziani del paese, i bambini e sostituiscono spesso l’assenza delle istituzioni che hanno da tempo abbandonato le periferie della nostra città per interessarsi dei salotti buoni". Una discussione all’interno della quale Arci provinciale aveva chiesto alla giunta di rivedere la tassazione che non può essere uguale a quella dei "ristoranti stellati o i luoghi di divertimento in voga. Però vengono tassati nella solita maniera, viene in fondo tassato l’operato sociale, il connettivo sociale che questi luoghi producono: viene tassata l’assenza delle istituzioni. Siamo stati inascoltati, nulla è cambiato dall’incontro che abbiamo avuto, non abbiamo avuto nessun ulteriore chiamata, nessun segnale che ci indicasse un cambiamento di rotta. Eppure manovre fiscali sulla Tari l’amministrazione le può operare, così come può intervenire per ridistribuire il carico fra tutti i contribuenti commerciali".

"Prendiamo atto di questo atteggiamento da sceriffo di Sherwood – conclude Arci – e registriamo ancora una volta che non basta avere un passato nel centro sinistra per possedere sensibilità sociali, non basta avere sventolato bandiere rosse per essere vicini ai problemi della gente: come il coraggio di manzoniana memoria anche la sensibilità sociale se uno non ce l’ha, mica se la può dare".