REDAZIONE MASSA CARRARA

Coop Stella Azzurra, lavoratori senza stipendi

Situazione sempre più drammatica. Bonifici scoperti, dipendenti beffati. La Cgil attacca la gestione e non esclude uno sciopero

Alessio Menconi della Cgil Fp con alcuni lavoratori della cooperativa Stella Azzurra di Au

Aulla (Massa Carrara), 1 novembre 2019 - "Alla cooperativa Stella Azzurra la situazione è drammatica per lavoratrici e lavoratori. La colpa è di chi ha gestito la cooperativa". Lo afferma in una nota Alessio Menconi della Cgil Funzione pubblica di Massa-Carrara.

"La situazione continua a peggiorare – spiega Menconi –. A seguito di diversi incontri con l’amministrazione comunale di Aulla e con la Cooperativa ad un certo punto sembrava che le cose potessero migliorare e dopo aver visto le distinte del pagamento delle retribuzioni effettuate dalla coop avevamo sperato in una luce in fondo al tunnel. In realtà i bonifici erano scoperti e gli stipendi continuavano a non arrivare. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci alle sedi competenti affinche i dipendenti ricevessero quanto dovuto. A seguito dei decreti ingiuntivi il Comune di Aulla ha, come prevede la legge, bloccato i pagamenti dell’amministrazione verso la Cooperativa inadempiente".

"Mercoledì – prosegue il sindacalista della Cgil Fp – si è tenuta un’assemblea convocata dalla nuova governance della Cooperativa (in realtà sono rientrati nel consiglio di amministrazione quelli che c’erano prima della gestione Micachi) durante la quale si è scatenata una bagarre tra i lavoratori iscritti ad altro sindacato (capeggiati dalla delegata) e quelli iscritti alla Cgil colpevoli, secondo gli altri, di essere la causa dei ritardi dello stipendio annunciati dalla Coop. La stessa cooperativa, attraverso i propri rappresentanti, avrebbe avvallato questa tesi. La Cgil rivendica il diritto sacrosanto alla retribuzione di chi lavora, la libertà e la giustezza di utilizzare tutte le leggi a disposizione per ottenerla e la prerogativa per i propri iscritti di poter vivere la propria dimensione sindacale e lavorativa senza venire attaccati da padroni e dipendenti strumentalizzati. Nelle prossime ore decideremo altre forme di lotta da attuare fino ad arrivare, se necessario, a interrompere il servizio attraverso lo sciopero. Facciamo appello al sindaco e all’amministrazione comunale, in quanto committente, affinché mettano in campo in base alle leggi esistenti azioni utili a porre fine ad una condizione lavorativa non più sostenibile: le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto ad avere datori di lavoro in grado di garantire gli stipendi".

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