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Bruno Giampaoli
Cure riabilitative con aumenti sconsiderati? Bruno Giampaoli, presidente di Italia Nostra ma in questo caso come semplice paziente, scrive una lettera alla Fondazione Don Carlo Gnocchi onlus, al direttore sanitario dell’Asl Toscana nord ovest e al difensore civico della Toscana Lucia Annibali. E scrive "anche a nome degli altri pazienti partecipanti a un corso di stretching nel centro distaccato di Santa Maria alla Pineta di Marina di Massa". Giampaoli afferma che una dirigente dell’istituto "è venuta in palestra a informarci che la retta mensile del corso sarebbe aumentata da 100 euro mensili (per 10 sedute) a 150 euro, lasciando tutti i partecipanti del corso (circa 8 persone) stupefatti per il forte rincaro. Premetto che, essendo stato operato alla schiena per due volte negli anni passati e poco tempo fa al cuore e avendo un morbo di Paget osseo al bacino, i medici mi hanno imposto la costante frequentazione di tali corsi di riabilitazione. Ovviamente tutti i partecipanti dei corsi, avendo ognuno una motivazione importante per frequentarli, sono da ritenersi ’pazienti’ e in quanto tali soggetti fragili che lo Stato dovrebbe tutelare e non spremere economicamente. La quota di 150 euro mensili, che diventano annualmente 1.800 euro, sono pari a tre pensioni minime di un lavoratore che matematicamente viene escluso dal diritto a usufruirne". Giampaoli, inoltre, fa il calcolo ricordando che pochi anni fa la retta era di 40 euro. "La nostra contestazione deriva anche dal fatto che detti corsi si svolgono, rispondendo alle indicazioni di un terapista, in una sala priva di ogni utilizzatore meccanico e le uniche spese attribuibili alla Fondazione risultano quelle del personale tecnico".