"Aumento Irpef incostituzionale"

TRESANA L’aumento dell’Irpef regionale ha sollevato le proteste di politica e sindacati. E si annunciano altre iniziative, oltre a quelle già...

L’aumento dell’Irpef regionale ha sollevato le proteste di politica e sindacati. E si annunciano altre iniziative, oltre a quelle già organizzate sul territorio provinciale. Una di queste è la proposta del sindaco di Tresana e responsabile organizzazione di Forza Italia Toscana, Matteo Mastrini: "La protesta dovrebbe partire dai Comuni tramite l’Anci, proporrò al direttore Gheri di farsene carico perché chi vive in Lunigiana, in montagna e ha pochi servizi non dovrebbe pagare un centesimo in più. Lo stesso per la provincia di Massa-Carrara, economicamente il fanalino di coda della Toscana". Mastrini spiega che, secondo le stime, l’aumento Irpef graverebbe sul 27% dei toscani, una platea di 435mila contribuenti. Resta invariata all’1,42% per la fascia da 0 a 15mila euro e all’1,43% da 15 a 28mila euro, mentre aumenta dall’1,68% al 3,32% nella fascia di reddito tra i 28 e 50mila euro e nella fascia oltre 50mila euro con applicazione dell’aliquota massima che va dall’1,73% al 3,33%. Mastrini ravvisa margini di incostituzionalità nella misura: "Per l’articolo 53 tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della capacità contributiva. Il sistema tributario dovrebbe essere orientato a criteri di progressività ma la tassa varata dalla Regione non ha tali caratteristiche"

Michela Carlotti