
Autocisa prigioniera dei cantieri. La mappa di chiusure e lavori
Periodo caldo per il traffico sull’Autocisa dove si prevedono in questo periodo chiusura notturne dalle 22 alle 5 fino al 22 marzo e dal 25 al 27 marzo. Un calendario per rimuovere l’attuale segnaletica orizzontale e verticale e predisporne una nuova del cantiere del viadotto Gravagna utilizzata a partire dalle festività pasquali. Per questi lavori sono necessarie temporanee chiusure notturne al traffico tra i caselli di Pontremoli e di Berceto, in entrambe le direzioni. Gli itinerari alternativi verso Parma prevedono l’uscita a Pontremoli e l’uso della statale 62 della Cisa col rientro in autostrada a Berceto. Per i mezzi pesanti superiori alle 7,5 tonnellate consigliato il rientro a Fornovo. Mentre per i veicoli provenienti da Parma e diretti alla Spezia l’uscita è a Berceto dove poi dovranno imboccare la Cisa sino a Pontremoli.
L’Autocisa sarà prigioniera a lungo dei cantieri a causa della demolizione e ricostruzione dei viadotti Civasola, Volpara e Gravagna a valle della galleria di valico. Quella del 2024 rischia di essere un’estate calda soprattutto per i lavori sul viadotto Gravagna, lungo 600 metri, che hanno preso il via il 16 novembre scorso e termineranno a Pasqua 2025. E’ prevista la prima fase di demolizione-ricostruzione dell’opera in carreggiata nord, un intervento di particolare complessità della durata di 18 mesi per ogni singola carreggiata, che richiede lo smontaggio con la stessa successione con la quale l’opera è stata a suo tempo costruita, per poi procedere al rifacimento degli impalcati. Il maltempo nel novembre scorso aveva azzoppato la statale 62 della Cisa indicata come percorso alternativo all’A 15 a causa di una grossa frana tra il km 51,9 e il 52,800 ed è scattata la corsa a realizzare i lavori di bonifica per rendere nuovamente il percorso disponibile a inizio d’anno. Il maltempo aveva aggravato i rischi di situazioni già critiche sui movimenti franosi che avevano interessato in precedenza la carreggiata in località Righetto e nei pressi del ristorante Magnani. Dopo i primi il traffico è stato riaperto a senso unico alternato, ma attualmente i lavori sono quasi terminati ed è attivo solo un semaforo in località Righetto. Inizialmente la stima dei lavori era stata 30 giorni per rendere di nuovo stabile il versante montano su cui scorre. Ma le opere si sono rivelate più difficoltose e il tempo è più che raddoppiato. Un nodo cruciale del traffico ancora di più nel momento in cui l’A15 sta predisponendo lavori complessi che comportano ricadute anche sulla viabilità interna. Sospito di sollievo per il titolare del Ristorante la Borrella Aldo Magnani, vicino al culmine del Passo della Cisa, che oltre due mesi è rimasto isolato dal versante toscano proprio quando aveva riaperto il locale chiuso da 6 ottobre 2022 per uno spaventoso incendio. Dopo la riapertura a inizio estate scorsa, un altro stop fastidioso. Ma il peggio è passato, davanti c’è una nuova stagione. Nel periodo aprile-settembre 2024, per minimizzare le ricadute sulla viabilità, Salt ha previsto una gestione dinamica delle corsie aperte al traffico in modo da rendere disponibili due corsie nella direzione di traffico prevalente. Tra le misure previste nel corso dei lavori sul viadotto Gravagna la predisposizione di un piano operativo di emergenza, condiviso con Prefetture e polizia stradale, che prevede l’attivazione di vie di fuga in grado di far defluire il traffico su viabilità a scala almeno provinciale in caso di blocco della circolazione. Poi l’attivazione di piste di emergenza nell’area di cantiere per garantire il transito dei mezzi di soccorso, il rifacimento dei bypass autostradali per agevolare gli scambi di carreggiata e il posizionamento di due carri di soccorso pesante in punti strategici per rimuovere eventuali veicoli in panne. Intanto rimane chiusa la strada comunale che dal Passo della Cisa scende a Gravagna in località vallingasca: lavori per eliminare gli effetti delle frane di novembre.
Natalino Benacci