Carrara, 13 settembre 2024 – 167 violazioni accertate in 73 minuti (dalle 11,09 alle 12,22), con un autovelox privo del corretto attesto di funzionalità: adesso si prospetta una class action. Se non è un record, poco ci manca.
I fatti risalgono a marzo, ma la vicenda è venuta fuori in questi giorni dopo la notifica dell’infrazione ad A.B. e la richiesta di accesso alla documentazione.
Il 30 marzo A.B. transitava con il suo scooter su viale XX settembre alla Fabbrica (direzione monti) a 70 chilometri orari, superando di 15 chilometri (viene sempre decurtata la tolleranza del 5%) il limite dei 50. Ineccepibile la multa di 205 euro (ridotta a 153,10 se pagata entro 5 giorni) e i 3 punti in meno sulla patente.
A.B. ha provveduto al pagamento, ma ci ha anche voluto vedere chiaro e con l’accesso agli atti ha scoperto che l’autovelox usato non ha il corretto certificato di funzionalità. Dal verbale risultai che lo strumento utilizzato (Enves EVO 1605 con elaboratore matricola AM1393H) abbia un radar con matricola diversa da quanto attestato dalla certificazione. In altre parole, le infrazioni sono state rilevate con uno strumento privo della verifica di funzionalità obbligatoria.
E adesso A.B. vuole andare avanti e invita tutti gli automobilisti che sono stati sanzionati in quella occasione (e probabilmente anche in altre situazioni, con lo stesso strumento) a contattarlo al 389-4482841 per avviare una class action.
“Secondo me c’è almeno un vizio di forma perché un errore così non è ammissibile – dice A.B. che fa notare anche che dal giorno di verifica di funzionalità dello strumento (11 febbraio 2023) alla verbalizzazione dell’operazione (avvenuta il 18 marzo 2024) è trascorso più di un anno. L’episodio ha posto alcuni interrogativi a più persone perché 167 multe in poco più di un’ora sono veramente tante e le casse comunali si sono arricchite di una cifra che supera i 20mila euro. Ma se in quel tratto di viale molti non osservano il limite di velocità, non sarebbe più opportuno installare qualche dissuasore?
E’ noto che i dissuasori non fanno cassa, ma almeno costringono di sicuro a limitare la velocità e quindi a rendere più sicura la circolazione. E poi torna il discorso delle multe facili con autovelox e divieti di sosta, mentre non si guardano altri automobilisti o cilcisti indisciplinati che creano pericolo per pedoni e chi viaggia in strada.