"Avenza non è il Bronx". Lo dice Gianluca Castiglione, che gestisce il bar Centrale assieme alla moglie Francesca Forti. Il commerciante chiede anche a nome di tanti colleghi di smettere di parlare di Avenza come un luogo malfamato, un covo di drogati e un rifugio per extracomunitari. Castiglione pur non negando che ci siano problematiche invita tutti ad abbassare i toni.
"Così rischiamo di perdere i clienti, che stanno cominciando a sciamare – è il suo amaro sfogo – Io al bar ci sto quindici ore il giorno e non è vero che è così insicura. Ad Avenza abbiamo anche qualcosa di buono. Sono stanco di sentire “io ad Avenza non ci vengo più perché ho paura“, o “Ad Avenza non ci vengo perché è malfamata“. Parlare sempre male di Avenza fa male a tutti, a cominciare dai commercianti che tutti i giorni ci lavorano. Le persone stanno cominciando ad avere paura e preferiscono andare da altre parti. Noi commercianti siamo la controparte e non siamo d’accordo con tutto questo dire che Avenza è insicura".
"Avenza è fatta anche di tante attività storiche, commercianti che hanno investito su Avenza quaranta o cinquant’anni e lo hanno fatto anche i loro figli – conclude Castiglione – Noi commercianti siamo il passato, il presente e vorremo essere anche il futuro di Avenza. L’unica cosa che chiediamo all’amministrazione comunale è quella di essere più presente per l’arredo urbano e la pulizia, insomma un po’ più di considerazione".