La strada riaprirà. Ma quando? Se lo chiedono gli abitanti di alcune piccole frazioni montane del Comune di Bagnone, preoccupati da lavori cominciati e mai finiti. Da tempo la strada provinciale 21 è interrotta tra il castello di Bagnone e il bivio per Pastina. Inizialmente c’era un avvallamento, con un cartello di segnalazione, ma molte persone transitavano ugualmente. La provincia quindi aveva deciso di chiudere la strada, in attesa di portare avanti i lavori di messa in sicurezza. Lavori importanti che necessitano di un intervento piuttosto costoso. Con buona pace dei residenti di alcuni piccoli paesi come Pieve, Darbia, Groppo, Vespeno, che si sono subito mobilitati.
Per prima cosa hanno dato il via a una raccolta di firme, che ha avuto un ottimo successo, visto che ne hanno raccolte oltre duecento. Non sono isolati, ma la strada alternativa che devono percorrere, passando da Castiglione del Terziere, è più lunga e tortuosa, più difficile da percorrere. Un altro problema è legato ai commercianti di Bagnone che lamentano un calo di fatturato consistente, dovuto alla perdita dei clienti delle frazioni che preferiscono raggiungere altri comuni per gli acquisti quotidiani.
Gli abitanti si sono mossi, una delegazione, accompagnata dai tecnici comunali e dal sindaco, tempo fa, è stata anche in provincia a chiedere informazioni. L’incontro era andato abbastanza bene, il presidente della Provincia aveva promesso un intervento tampone per riaprire la strada a breve e poi uno definitivo il prossimo anno, una volta trovati i contributi. Anche la politica si era mossa, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Marco Guidi, il consigliere provinciale Bruno Tenerani e il responsabile della Lunigiana Umberto Zangani, avevano infatti presentato un’interpellanza in provincia, per sapere di più. La provincia ha quindi deciso di fare alcuni interventi tampone, per riaprire una parte di strada, in sicurezza. Purtroppo i lavori sono cominciati e dopo poco sono stati interrotti, pare che i mezzi siano impegnati in altri cantieri. Il prossimo anno, se riuscirà a reperire ulteriori fondi, potrà portare a termine un consolidamento definitivo.
"I lavori sono cominciati dopo la riunione fatta in Provincia - dicono i residenti - ma si sono fermati dopo poco e la strada resta chiusa. In questi giorni di festa nei paesi sono arrivate tantissime persone che hanno qui una seconda casa e i disagi sono stati molti. Senza dimenticare che in caso di emergenza i mezzi di soccorso devono fare il percorso alternativo. I lavori sarebbero dovuti durare un mese, invece si è fermato tutto e non ne sappiamo il motivo. Vorremmo risposte".
Monica Leoncini