CRISTINA LORENZI
Cronaca

Baker Hughes si ritira dalla Calabria 60 milioni di risorse da reinvestire

L’investimento sarà internalizzato nei vari stabilimenti che il gruppo ha in Italia

Baker Hughes si ritira dalla Calabria 60 milioni di risorse da reinvestire

L’investimento sarà internalizzato nei vari stabilimenti che il gruppo ha in Italia

Ha rinunciato al progetto calabro. Un investimento di 60 milioni di euro per la produzione e l’assemblaggio delle mega turbine e dei moduli che per Baker Hughes si sarebbe tradotto in 200 nuovi posti di lavoro e un centro di produzione e assemblaggio nel porto di Corigliano in Calabria.

"L’incertezza legata ai tempi di sviluppo, rallentati da un ricorso dell’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano, e quindi il venire meno delle condizioni necessarie per il progetto concepito, inclusa la concentrazione di tutte le attività in un’unica area idonea ad ospitarle, cioè la banchina - afferma Baker Hughes - sono alla base di questa difficile ma purtroppo inevitabile decisione. A fronte di questa mancata espansione in Calabria, e per poter rispondere alle esigenze dei clienti nei tempi appropriati, Baker Hughes sta valutando soluzioni interne di medio termine per garantire la continuità del proprio business. L’azienda - é detto ancora nella nota - conferma gli investimenti annunciati nel proprio stabilimento di Vibo Valentia, che consentiranno di potenziarne la capacità produttiva e realizzare nuove infrastrutture, a testimonianza del ruolo della Calabria nelle strategie aziendali e nella filiera globale di Baker Hughes".

Intanto il progetto fallito ha fatto alzare le antenne ai vari operatori economici e ai sindacati del del nostro territorio che dalla fetta ritirata dalla Calabria potrebbe trarre benefici diretti sia in termini di lavoro che di occupazione. "Sono valutazioni in corso – è stato spiegato dall’azienda – sicuramente tutto quello che non sarà fatto in Calabria, per rispettare gli accordi con i nostri clienti verrà internalizzato su tutti gli altri stabilimenti che Baker Hughes ha in Italia". Al momento i vertici di B&H stanno valutando quale degli stabilimenti italiani si presta di più ad accaparrarsi quella fetta produttiva che sarà spalmata sui vari centri operativi in Italia".

Ricordiamo che Baker opera nel nostro Paese, oltre che con i noti tre stabilimenti toscani, anche con centri produttivi in Valtellina, a Napoli, a Bari.