Balneari, la legge della Toscana: "Equo indennizzo sulle concessioni"

La nuova norma vuol dare indicazioni chiare ai 34 comuni costieri, prevedendo anche criteri di premialità

Balneari, la legge della Toscana: "Equo indennizzo sulle concessioni"

La Toscana ha varato la legge regionale sulle concessioni balneari

Stessa spiaggia, stesso mare. Gli stabilimenti balneari della Versilia, come nel resto della costa toscana, sono affollati e fanno presagire ottimi incassi anche in questa torrida estate 2024. Ma tra clienti e concessionari il solco è enorme. I primi sanno che torneranno, ma l’anno prossimo potrebbero trovare volti e nomi nuovi come conseguenza delle aste delle concessioni in virtù dell’applicazione della direttiva Bolkestein. Sono i concessionari quelli a tremare di più, sebbene ieri dalla Regione sia arrivata una brezzolina di speranza che ha unito la categoria e diviso, invece, la politica, in particolare il centrodestra. Il consiglio regionale ha approvato infatti una proposta di legge che prevede un criterio di premialità e un equo indennizzo che i concessionari entranti dovranno corrispondere a quelli uscenti.

Il documento, presentato dal Pd, ha l’obiettivo di dare indicazioni omogenee e in tempi rapidi ai 34 comuni costieri toscani in materia di concessioni demaniali marittime. Ora toccherà alla giunta regionale, nei prossimi 45 giorni, disciplinare le modalità di definizione dell’equo indennizzo aggiornando le linee guida di applicazione della norma. "È una legge che intende tutelare in via prioritaria i servizi che il comparto turistico della regione offre – esulta il presidente della Regione Eugenio Giani – e vuole essere uno strumento che mette oggi in condizioni le imprese di continuare a fare investimenti e offrire una soluzione concreta e possibile in un quadro normativo nazionale che continua ad alimentare incertezze negli operatori". Come Giani la pensano così tutte le forze politiche che hanno approvato la proposta di legge, dal Pd a Italia Viva. Il centrodestra si è invece spaccato: solo la Lega ha votato a favore, mentre Fratelli d’Italia e Gruppo misto si sono astenuti e Forza Italia ha votato contro (idem il Movimento 5 Stelle). "Abbiamo condiviso la necessità di dare una cornice normativa regionale temporanea – spiegano i consiglieri regionali della Lega, nonché versiliesi doc, Elisa Montemagni e Massimiliano Baldini – in attesa che venga definita tempestivamente una legge nazionale".

Alla soddisfazione del fronte del ’sì’ fanno da contraltare le rimostranze di chi ritiene che la proposta di legge sia tutt’altro che una bella notizia. "Questa legge – scrivono i consiglieri regionali di FdI Vittorio Fantozzi, Sandra Bianchini, Alessandro Capecchi, Elisa Tozzi e Gabriele Veneri – è soprattutto un’operazione di facciata e un tentativo della Regione di anticipare l’intervento del governo, sebbene la concorrenza sia una materia di esclusiva competenza nazionale. Si corre il rischio che la Corte Costituzionale bocci il testo, così come ha fatto nel 2017 impugnando una legge della Toscana".

La categoria dei balneari come l’ha presa? Molto bene, parola del Sib Confcommercio Toscana. "Esprimo soddisfazione – dice il presidente Alberto Nencetti – per l’avvenuto riconoscimento del valore delle aziende balneari toscane, che con l’eccellenza dei servizi che offrono alla sempre più affezionata clientela hanno determinato la nascita e l’affermazione di un sistema turistico di successo".

"Ringraziamo la Regione Toscana e, in particolar modo, l’assessore all’Economia, Leonardo Marras, e il consigliere Gianni Anselmi – commenta il presidente di Fiba Confesercenti Toscana, Simone Guerrini – e anche la parte dell’opposizione che ha votato a favore. La maggior parte della politica ha capito che questa legge doveva essere modificata. Ora è importante che nei prossimi 45 giorni siano indicate le linee guida per definire l’equo indennizzo".

Daniele Masseglia