
Obbligo sorveglianza sulle spiagge
Marina di Massa, 1 aprile 2025 – Tra venti giorni arriva la Pasqua e a seguire tutti i vari ponti festivi che quest’anno favoriscono il turismo (25 aprile, 1 maggio). Se ci sarà bel tempo sicuramente le spiagge della costa apuana saranno affollate per la prima tintarella e, perchè no, per il primo tuffo. L’altro grande tema infatti che è stato all’ordine del giorno, ieri, della riunione alla Capitaneria di Porto con gli operatori balneari è stata proprio la nuova normativa sulla sorveglianza balneare. “Sì – afferma Itala Tenerani, presidente del Consorzio Balenari Massa – l’altra questione è stata quella riguardante l’obbligo della sorveglianza che, in base alla nuova normativa, sarà dal 1 maggio al 30 settembre, se lo stabilimento balneare sarà aperto. Attendiamo però l’ordinanza della Capitaneria per conoscere i dettagli”. Ma l’ordinanza della Capitaneria di Porto di Carrara dovrà allinearsi al nuovo decreto e con molta probabilità sarà emanata entro Pasqua per permettere agli operatori di poterla esporre all’interno del proprio stabilimento, secondo quanto previsto dalla normativa.
“Chi aprirà a Pasqua non avrà ancora l’obbligo – interviene Luca Martini, presidente dell’associazione Compagnia del Mare – ma dal 1 maggio al 30 settembre se lo stabilimento è aperto deve garantire la sorveglianza in spiaggia. Da quanto è emerso il vecchio cartello con la dicitura ’Aperto per cure elio terapiche’ non esiste più. Anche se a maggio lo stabilimento non sarà a pieno regime e quindi non completamente attrezzato ma ancora in fase di sistemazione, e accessibile, dovrà garantire la sicurezza con la sorveglianza. Attendiamo poi l’ordinanza per capire le modalità. Questo decreto, come abbiamo già detto in altre occasione, porterà problemi per chi ancora oggi sta cercando il personale qualificato”.
Un’altra questione che nei giorni scorsi ha sollevato polemiche in seguito ad alcuni atti commessi da alcuni, è la pulizia delle spiagge. I concessionari infatti sono obbligati a pulire l’arenile da ogni genere di materiale che il mare porta sulla costa, ed è a loro carico anche l’ausilio di mezzi come i trattori per il trasporto del materiale, precedentemente classificato, presso i punti di raccolta per il conferimento organizzati da Asmiu. Una spesa importante che pesa sulle casse comunali. “Da quest’anno – spiega Martini – i balneari contribuiranno economicamente allo smaltimento dei rifiuti. L’accordo con il Comune prevede che pagheremo una percentuale sulla spesa dell’amministrazione per lo smaltimento, che sarà calcolata per ognuno di noi in base ai metri lineari. Quindi parliamo di circa 150mila euro che, divisi per i metri lineari dei bagni, ci dà il prezzo unitario che sarà poi moltiplicato per i metri lineari di ciascuno. Con questo parametro di misura ognuno di noi contribuirà proporzionalmente allo smaltimento dei rifiuti spiaggiati”.
C’è meno preoccupazione al Cinquale sulla questione dei bagnini. “Incrociando l’ordinanza della Capitaneria di Porto con quella del Comune di Montignoso per noi prima l’obbligo era nelle aperture dei festivi e prefestivi – afferma Romina Bertocchi, presidente dell’Associazione Bagni di Cinquale, che da quest’anno rappresenta tutti e 16 gli stabilimenti del Comune di Montignoso –. Con l’entrata in vigore di questa normativa, se lo stabilimento è aperto, siamo obbligati a garantire la sorveglianza. Al momento mi risulta che siamo tutti coperti con questo servizio, ma anche noi attendiamo i dettagli con l’ordinanza nuova”.
Laura Sacchetti