Bancarella Gran finale con i libri da... gustare

Pontremoli, conto alla rovescia per la premiazione del concorso dedicato al mondo della cucina. Ecco chi sono i finalisti

Bancarella Gran finale con i libri da... gustare

Bancarella Gran finale con i libri da... gustare

E’ il tempo della cultura della tavola con il Premio “Bancarella della cucina“ che si assegna nel pomeriggio domenica 22 ottobre alle 16.30 a Palazzo Dosi Magnavacca. Proveranno a scalare la classifica i finalisti, che sono i seguenti: “E’ nata prima la gallina... forse“ di Oscar Farinetti (Slowfood), “Eros e cucina“ di Flavio Pedrotti Moser (Reverdito), “Il cuoco dei Presidenti“ di Pietro Catzola (Solferino), “Il gelato tutto l’anno“ di Massimiliano Scotti (Mondadori), “La Boqueria e i mercati di Barcellona“ di Maria Teresa Di Marco (Guido Tommasi Editore), “Menu. Storie da gustare“ di Autori Vari, a cura di Maddalena Castegnaro Guidorizzi e Teo De Palma (Alessio Rega Les Flaneurs).

Raccontano storie diverse che rappresentano una fotografia particolare del panorama gastronomico. Vicende che coinvolgono personaggi storici, da Garibaldi a Cesare, da Napoleone a Mbappé, da Manzoni a Socrate, da Kant a Kafka, come quelle del libro di Oscar Farinetti o le pietanze afrodisiache raccontate da Flavio Pedrotti Móser che sin da giovanissimo allieta e intrattiene gli amici introducendoli al gusto di Gargantua e Pantagruel con il piglio da cover chef. Poi la penna di Pietro Catzol, cuoco nato sulle navi che raggiunge addirittura la cucina del Quirinale dove vede alternarsi ben 5 presidenti: Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella.

Ognuno con i suoi gusti. Mentre il libro di Massimiliano Scotti insegna ad avvicinare il gelato in modo nuovo. Maria Teresa Di Marco ci fa conoscere la Boqueria, il mercato al coperto a Barcellona, lungo la Rambla. Infine un libro in cui un folto gruppo di scrittori e di scrittrici pronto a mettere in scena l’infinita ricchezza simbolica del cibo e dei suoi riti. Piatti poveri, estrosi, surreali, esotici e raffinati si avvicendano, declinati nei più vari generi letterari. Il notaio del Premio, Sara Rivieri, spoglierà le schede con le preferenze espresse dai grandi elettori ed esperti del panorama gastronomico nazionale e decreterà il vincitore assoluto al quale verrà consegnato il “San Giovanni di Dio“, protettore dei Librai, importante scultura di Umberto Piombino.

N.B.