di Andrea Luparia
Il 2021 è finito ma non è finito il declino di quello che una volta era il piccologrande mondo delle banche della nostra provincia. Intendiamoci. Rispetto all’inizio 2021, il numero delle filiali presenti sulla Costa e in Lunigiana è invariato: 79 erano e 79 sono. Un piccolo segno positivo, anche perchè negli ultimi anni c’è stato un calo costante. Purtroppo non è così per quanto riguarda i bancari. Alla fine del 2020 gli istituti di credito in provincia avevano in tutto 521 dipendenti. Ora sono scesi, e non di poco. Diciamo che forse siamo sotto quota 500. I dati ufficiali della Banca d’Italia escono a fine marzo, ma si può già dire che con i problemi sanitari e i soggetti fragili che non possono essere in servizio, oggi negli istituti di credito lavorano meno di 500 persone. E tra questi, come dire, “superstiti“ serpeggia la preccupazione. Basta pensare ai dipendenti dell’Istituto di Credito più presente in provincia: Carige, che a suo tempo assorbì la vecchia Cassa di Risparmio di Carrara. Carige ha ben 19 sportelli, seguita da CreditAgricolè (14), Mps (13), Bpm (7) Intesa San Paolo (7) Unicredit (5), Bnl (3), Mediolanum (3) Bper (2), Bcc (2), Credem (1), Fineco (1) Santander (1) e Fideuram (1). Carrara è la città con più sportelli bancari (ben 25) seguita da Massa (22) e Aulla (8). Gli altri comuni vanno da zero a tre sportelli. E’ probabile che se Carige finirà per “sposarsi“ col Credit Agricolè o con la Bper, ci saranno dei “doppioni“. Ma tutto dipende da come andranno le trattative per il “matrimonio“. Si vedrà. Di certo i sindacati tengono la situazione sotto controllo.
Anche nell’interesse del territorio, perchè se prima i clienti potevano contare, per essere assistiti, su 6,6 dipendenti medi a sportello, oggi siamo al di sotto. Bruna Massa, dirigente Cisl Bancari, commenta così la situazione: "Questo è uno studio di sigla a livello nazionale, dove si vede che la riduzione degli sportelli legata alla digitalizzazione è una leggenda metropolitana. Gli sportelli vengono chiusi con altre logiche e a rimanere sprovvisti di servizi sono i territori e le persone più fragili. E se quest’anno non è stato chiuso nulla in provincia, forse è perché siamo già sotto il minimo di 41 sportelli ogni 100.000 abitanti: in Toscana sono 49 ogni 100.000 abitanti".