REDAZIONE MASSA CARRARA

Bando per il litorale 8 milioni della Regione. E il Comune punta sul futuro di Partaccia

Tolti i vincoli di Sin e Sir ora le scogliere possono essere sistemate. Allo studio degli uffici la soluzione per proteggere il tratto di costa. .

Bando per il litorale 8 milioni della Regione. E il Comune punta sul futuro di Partaccia

La Regione Toscana ha messo altri 8 milioni di euro sul piatto per gli interventi di riequilibrio e tutela della costa, con un bando in scadenza nella seconda metà di maggio e ora gli occhi del Comune di Massa sono puntati sulla zona delle ex colonie, una di quelle più in sofferenza, da troppi anni. Nel passato i vincoli imposti prima dal Sin poi dal Sir hanno impedito qualsivoglia tipo di opera perché fra analisi e caratterizzazioni sarebbe stato difficilissimo. Dall’anno scorso questa fascia di litorale è stata restituita agli usi legittimi e pensare di portare un po’ di sabbia, senza scavare, o magari risistemare parte delle scogliere affioranti ormai messe male dopo anni di mareggiate non è più impossibile.

"Il nuovo bando della Regione ci interessa molto – conferma il sindaco Francesco Persiani –. Gli interventi potranno partire solo dopo l’estate ma ogni risorsa è preziosa per la nostra costa. Con gli uffici stiamo ragionando proprio sulla zona delle ex colonie, quella messa peggio, per valutare il tipo di intervento più opportuno per questo tratto, fermo restando che qui si giocano anche altre partite". Progetti e interventi che si sovrappongono come confini territoriali, ricorda il primo cittadino: "Ad esempio, una parte del progetto della foce del Frigido, finanziato con il Fsc per 4,75 milioni di euro, prevede di portare materiale dragato o comunque utilizzabile per il ripascimento davanti alla ex colonia Motta. C’è poi il progetto dell’Autorità Portuale per il dragaggio dell’imboccatura del porto: altri 150mila metri cubi circa da distribuire in soffolta in zona Partaccia. Senza dimenticare il masterplan dal Frigido al Lavello, ancora in fase di valutazione di impatto ambientale, come i possibili sviluppi del Piano regolatore del porto". Si stanno dunque concentrando tante attenzioni sulla zona delle ex colonie ed è chiaro che il bando regionale potrebbe mettere a disposizione risorse importanti per operare in sinergia con quanto già progettato a vari livelli.

"Spetta agli uffici tecnici valutare la soluzione migliore, che riguardi la sabbia o le infrastrutture a difesa della costa", precisa Persiani. Il bando scade il 21 maggio ed è gestito da Sviluppo Toscana. Consentirà il finanziamento di interventi di recupero e riequilibrio della costa bassa, costituiti da ripascimenti con finalità "strutturali", impostati cioè su volumi importanti e con sedimenti di adeguata granulometria rispetto al sito di versamento, ripascimenti protetti con opere rigide dal basso impatto ambientale e interventi di difesa della costa e degli abitati costieri realizzati con opere (di tipo rigido o morbido) sostenibili da un punto di vista della morfodinamica costiera.

Francesco Scolaro