MAURIZIO MUNDA
Cronaca

Basket, ancora caos. La partita dei Legends fra acqua e luci spente

Sospesa la sfida alla Dogali per l’impianto elettrico in tilt. I giocatori in calzoncini migrano ad Avenza, ma il palazzetto è allagato .

Il palazzetto di Avenza:. nonostante interventi e lavori continua a piovere in campo

Il palazzetto di Avenza:. nonostante interventi e lavori continua a piovere in campo

Zio Munda

I giocatori non hanno né lampada frontale né ombrello e così la partita è sospesa, la squadra rischia la partita persa a tavolino. Poi la federazione fa sapere che potrà essere recuperata a breve e gli animi si rasserenano. Non siamo su scherzi a parte, ma dentro l’incubo delle strutture sportive di Carrara che, tra tempo, maltempo e incuria di decenni, presentano il conto. E quello successo giovedì sera nel corso della partita di basket tra Legends e Rosignano (14esima di ritorno della divisione regionale 1 di basket) ha dell’incredibile e ha anticipato di 24 ore i riti della Passione.

Per i gialloviola di coach Guglielmo Rossi la partita è di fondamentale importanza per un posto nella griglia play off (nel desolante panorama del basket carrarese sono rimasti la squadra senior di punta), la gara è molto combattuta e va avanti sul punto a punto, quando a -2.00 del terzo tempino le luci si spengono, un difetto che esisteva già anche diversi anni addietro. Per riaccendere occorre attendere che i fari si raffreddino e dopo una interminabile pausa la partita riprende. Ma non è serata perché a -3.00 del quarto tempino, sul punteggio di 67-70, i fari si spengono nuovamente e gli arbitri decidono di traslocare sul campo di riserva che sarebbe il palazzetto di Avenza. Ci si può immaginare la scena dei giocatori che in canotta e calzoncini prendono abiti e borse e, sotto la pioggia insistente di giovedì sera, si trasferiscono ad Avenza dove però il palazzetto è chiuso. Allora viene chiamato l’ex custode dell’Audax (da aprile la custodia della palestra avenzina è stata affidata alla Pubblica assistenza, si vocifera per 76 mila euro oltre Iva, fino a tutto il 2025) ma appena accese le luci ed entrati nel parquet ci si accorge che piove in campo. A quel punto è inevitabile la sospensione definitiva con giocatori e arbitri costretti a fare la doccia fredda perché la caldaia smette di funzionare alle 22.30. Tra i Legends la delusione si taglia a fette, poi stemperata dalla rassicurazione giunta venerdì mattina dalla Federazione che farà ripetere la gara ripartendo dallo 0-0, ma la figuraccia, l’ennesima nei confronti di una squadra ospite, resta. Come restano i problemi di una Dogali che sarà sempre il cortile di una ex caserma forzatamente adattato a palestra, così come il palazzetto resterà sempre una struttura incastonata tra case, palazzi e una ex scuola. E oltre ai 300mila euro già spesi, occorrerà spendercene sopra ancora, ma resterà sempre una signora di mezza età che si è rifatta il trucco. Giorgio Benfatto è il presidente dei Legends: "è piovuto per 15 ore, nella zona di San Francesco c’è stato un black out generale, era normale che sarebbe accaduto qualche cosa e tutto sommato ci è andata bene – dice il presidente gialloviola minimizzando l’accaduto – al palazzetto c’era qualche goccia sul campo e gli arbitri hanno preferito non rischiare, rimandando tutti a casa". L’assessore comunale allo Sport Lara Benfatto rassicura: "dopo avere sistemato il tetto sopra gli spogliatoi, abbiamo le risorse per sistemare tutto il tetto del palazzetto".