REDAZIONE MASSA CARRARA

"Basta con le capitozzoture: sono dannose Inutile la potatura dei platani di viale Stazione"

Tutelare le piante della città significa anche sapere come curarle, come evitare di ucciderle o sfinirle con manovre ‘al limite’. Lo sa bene il perito agrario Vito Vergani che sulle potature delle piante all’interno del sistema urbano indica solo i "casi di necessità": per eliminare i rami al di sotto dei 4 metri dalla sede stradale e per contenere l’eccessivo sviluppo delle piante vicino alle abitazioni.

"Non credo vi siano altri motivi validi per giustificare gli abusati interventi di potatura. La maestosa bellezza della canfora esistente fra viale Roma e viale Stazione deriva dal fatto che da quanto è stata piantata è cresciuta allo stato naturale senza intervento dell’uomo. Ed è importante che continui a crescere libera senza essere ridimensionata". Esempio positivo a cui fanno da contraltare altri orrori.

"Sconsiglio la pratica della capitozzatura il cui obiettivo può essere raggiunto mediante graduali e oculate potature che non provochino eccessivi squilibri e dannosi stress alla pianta. Potatura che non andrebbe mai eseguita su piante ornamentali, se non per eliminare parti secche o malate. Un esempio di potatura inutile è quella effettuata sui platani di viale della Stazione mentre una potatura dannosa – conclude – è quella sui lecci del viale Roma, piante sempreverdi trasformate in piante non più verdi. Le potature hanno anche un posto considerevole quindi se eseguite senza motivo sono uno spreco di denaro pubblico".