Carrara, 20 dicembre 2017 - Esistono cave private? Questa è, sostanzialmente, la domanda che hanno fatto 22 aziende del lapideo al tribunale di Massa, al giudice Paolo Puzone. Le aziende hanno portato il tribunale il Comune e hanno chiesto questo al giudice, per cercare di stabilire se sia possibile da un punto di vista tecnico giuridico l’esistenza di un regime privatistico delle cave. Ieri mattina si è tenuta la causa civile che ha portato le imprese del marmo in una ‘battaglia’ contro piazza II Giugno. All’udienza era presente anche l’assessore al Marmo Alessandro Trivelli. Durante un’udienza fiume, durata dalle 9 di mattina fino alle 13, i legali delle parti hanno prodotto tutti i documenti necessari a sostegno della loro tesi. Un tuffo nel passato che ha portato all’analisi anche documenti risalenti al 1400. Sono state depositate le memorie delle cave, le quali chiedono al tribunale di riconoscere loro il bene estimato come privato e piazza II Giugno, che rigetta al mittente questa tesi. Il giudice ha accolto tutte le memorie e si pronuncerà con una sentenza parziale, probabilmente, a inizio anno (ha 60 giorni di tempo per esprimersi).
Il tema se alcune cave siano o meno private è stato molto dibattuto in questi anni, tanto che le aziende del lapideo hanno intrapreso una vera e propria battaglia legale per vedersi riconosciuto quello che considerano a tutti gli effetti un diritto, la proprietà dei beni estimati. I 21 ricorsi presentati in tribunale sono stati raggruppati tutti sotto un unico fasciscolo e riguarda le seguenti aziende: Omya, Cave statuario, escavazione polvaccio, Bettogli marmi, Marmi carrara, Società apuana marmi Sam, Cooperativa cavatori Canalgrande, Gualtiero Corsi, Marmi Carrara Gioia, Marmi Carrara Canalgrande, Marmi Lorano, La Facciata, Fantiscritti marmi, Guglielmo Vennai, Caro e Colombi, Cremo marmi, successori Adolfo Corsi, Seie srl, Alessandro Corsi, Dante e Massimo Conserva, Tonini cave Fantiscritti, Ingra, Marbo srl, Calocara Crestola, Figaia cave spa, Gemignani e Vanelli marmi, Ivrea Giuseppina Manrico Franco Gemignani, Carlo e Iacopo Vanelli, Giuliana Ceccatelli. Per gli industriali i legali sono Sergio Menchini, Riccardo Diamanti, Antonio Lattanzi, Giovanni Maria Altadonna, Mario Chichi. Per il Comune invece c’erano i legali Sonia Fantoni,Marina Vannucci e Domenico Iaria. Il lavoro del giudice adesso dovrà stabilire o meno se esistano cave private e la risposta verrà data nelle prossime settimane.