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I bambini distruggono le armi giocattolo. Un gesto simbolico contro la violenza (foto di Massimo Pasquali)
Aulla, 6 gennaio 2016 - GABRIEL ha portato la pistola, Jonathan invece un fucile che gli hanno regalato per Natale. C’era anche Lucrezia, con arco e frecce. Non si sono ritrovati tutti assieme per giocare, ma per distruggere le loro armi giocattolo, dicendo un secco «no alla guerra». Ieri sera, a Quercia, frazione di Aulla, si è festeggiata la pace. Dopo la messa nella chiesa del paese, animata dal coro Ars Antiqua di Villafranca, tutti i partecipanti si sono uniti nella processione chiamata «Una luce per il mondo», dalla chiesa, lungo tutte le viuzze del piccolo paese.
TUTTI i bambini hanno portato in processione la statua del Bambin Gesù che si venera a Praga. E poi tutti sotto il campanile per il... disarmo totale. A colpi di martello i bambini hanno distrutto le loro armi giocattolo, raccolte nel piazzale davanti alla chiesa. Un gesto forte, incisivo, per dire no a ogni tipo di violenza. Promotore della bella e originale iniziativa il parroco di Quercia, don Roberto Turini, che ha fortemente voluto che tutti i bambini del paese andassero a messa con le armi giocattolo. Quella di ieri sera non è stata l’unica volta che don Roberto ha voluto portare pace, la prima volta del disarmo totale risale agli anni Novanta, allo scoppio della Guerra del Golfo.
I BAMBINI hanno davvero apprezzato l’iniziativa, tra gli applausi degli abitanti del paese hanno ridotto in mille pezzi le loro armi, felici di aver lanciato un bel messaggio di pace. Tutti assieme, i più piccoli e i più grandi. Alle loro spalle la grande calza scendeva dal campanile, la calza che era finita nel Guinness dei Primati, coi suoi 25 metri di lunghezza.
E OGGI, come ogni anno, il paese sarà in festa, dolci e caramelle saranno distribuiti a tutti i bambini presenti. Col ricordo di ieri sera, visto che i bimbi potranno ancora spaccare le loro armi giocattolo, nella casa della Befana. «La serata è stata rivolta ai bambini ma non solo – ha detto il parroco – i più piccoli hanno partecipato alla processione con fiaccolata. Li ho invitati tutti a portare fucili, pistole, armi giocattolo, per distruggerle davanti agli abitanti del paese. Questa iniziativa deve essere il simbolo di un forte no a qualsiasi tipo di violenza, partendo proprio dai bambini, che sono i più innocenti. Il disarmo totale è un gesto rivolto a tutti coloro che invece vogliono la guerra. Noi diciamo no».