REDAZIONE MASSA CARRARA

Benedetta, riaperta l’inchiesta sul sequestro

Il Gip respinge la richiesta di archiviazione del caso della bimba scomparsa con la mamma. «Cercate madre e figlia»

La piccola Benedetta, scomparsa con la mamma nigeriana

Carrara, 25 febbraio 2015 - "Cercate la piccola Benedetta e la sua mamma": il gip Antonia Aracri ieri mattita ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dal pm Alessandra Conforti ordinando alla procura nuove indagini sulla scomparsa della bimba di otto anni Benedetta Bienaimé che si è volatilizzata assieme alla madre nigeriana nel 2011.

Benedetta, figlia di Nicola e nipote di Claudia, consigliere comunale, aveva quattro anni e mezzo al momento della scomparsa e viveva con i suoi genitori a Carrara dove è nata e dove frequentava la scuola materna. È una bambina molto socievole e gioiosa, così come riportato sul sito di Chi l’ha visto?, la trasmissione televisiva che aveva scoperto nuove tracce.

Il 15 aprile 2011 è partita con la mamma, di origine nigeriana, per trascorrere le vacanze pasquali con amici e parenti. «Vado a Livorno al matrimonio di un’amica»: queste le sue ultime parole. Poi il buio assoluto. La madre ha telefonato regolarmente a casa fino al primo maggio, dicendo che sarebbe rientrata con la piccola in giornata, ma così non è stato e il padre non ha più notizie della bambina da quel giorno.

Si presume che all’inizio la madre, che è partita con la sua Toyota Yaris grigio chiaro metallizzato sia stata con la bambina a Firenze. Forse poi si sarebbero spostate in treno a Padova per trascorrere la pasqua e da qui potrebbero aver raggiunto Bologna. La donna ha anche amici e parenti in Germania. Il padre di Benedetta, in grande apprensione, desidera avere notizie della piccola. E ieri assistito dall’avvocato Girolamo Coffari, presidente nazionale del Movimento per l’infanzia, si è presentato in udienza assieme alla sorella Claudia per discutere l’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla procura nell’inchiesta contro ignoti per sequestro di persona. «A nostro avviso – ha riferito l’avvocato Coffari – le indagini sono state un po’ superficiali e non hanno tenuto conto dei nostri suggerimenti su piste importanti. Allora ci siamo opposti e il gip ci ha dato ragione perché noi lottiamo per la bimba e la sua mamma. Non ci eravamo opposti alla precedente archiviazione per sottrazione di minori perché riteniamo che non sono tornate a Carrara indipendentemente dalla loro volontà.

Una guardia portuale aveva riconosciuto Benedetta in Inghilterra all’aeroporto poi assieme alla mamma si è spostata in un altro paese. E avevamo anche indicato alla procura dove noi pensiamo che si trovi e in quale scuola è stata iscritta la bambina. Non vi è traccia di queste indagini e non si può liquidare una vicenda così drammatica affermando che la notizia di reato è infondata. Il gip ha accolto le nostre istanze e ora speriamo che la procura proceda con più rigore».