È stata celebrata a Mulazzo la Giornata provinciale del Ringraziamento, che dal 1951 Coldiretti festeggia con le aziende agricole nel periodo di chiusura dell’annata agraria per rendere grazie per quanto raccolto dai campi e chiedere la benedizione sul lavoro e sulla nuova annata. Si è svolta alla parrocchia San Giuseppe di Arpiola dove si sono dati appuntamento contadini di tutta la provincia per ascoltare la messa officiata da don Giovanni Poggiali e portare sotto l’altare i frutti della terra e del loro lavoro, poi donati alle suore passioniste della Pieve di Offiano. Purtroppo l’ultimo anno non è stato tra i migliori, anzi le avversità climatiche e le calamità atmosferiche hanno danneggiato le produzioni. Guardando però anche alle parole del messaggio che i vescovi italiani hanno scritto per la giornata, era importante che l’evento fosse un’occasione per riflettere sui valori del mondo agricolo: la solidarietà e la tutela e la salvaguardia del territorio, perché dove non c’è il presidio degli agricoltori gli effetti dei cambiamenti climatici sono ancor più drammatici. Poi la concretezza del legame con la terra in un mondo che sembra vivere solo virtualmente. "Non siamo dominatori del creato – ha detto il sacerdote nell’omelia - E’ importante tutelare la terra, pensare meno alle cose superficiali e vivere nella semplicità".
In prima fila in chiesa la presidente di Coldiretti Massa Carrara Francesca Ferrari che ha letto la preghiera dell’agricoltore ed il direttore provinciale, Francesco Cianciulli insieme al sindaco di Mulazzo, il sindaco Claudio Novoa e Vincenzo Tongiani. "La Giornata del Ringraziamento - ha commentato Ferrari - è un atto di fede incondizionato e gratitudine che quest’anno ci richiama allo spirito della cooperazione e della fratellanza. Viviamo e coltiviamo sotto il cielo. Ne siamo consapevoli, lo accettiamo così come accettiamo l’incertezza dei raccolti o la sorpresa di annate molto positive e generose. Il nostro è un atto di fede incondizionato che non ci abbandona nemmeno di fronte a stagioni complicate come quella che abbiamo vissuto".
"Questa festa - ha aggiunto il sindaco, Claudio Novoa - rappresenta una collaborazione preziosa, permeata da una passione vibrante per difendere un’agricoltura che, pur soffrendo, è l’anima pulsante del territorio. Oggi, più che mai, questa unione si erge come baluardo collettivo, difendendo natura e biodiversità, contrastando il dissesto idrogeologico, e celebrando la bellezza del paesaggio insieme ai prelibati prodotti agroalimentari che fanno onore al made in Italy ed al nostro stile di vita. Voglio dedicare un pensiero speciale a due grandi uomini di Coldiretti e cari amici, Primo Bonini e Massimiliano Zani, testimoni appassionati del nostro territorio, che avrebbero gioito nel vedere la bellezza di questo momento".
Natalino Benacci