Carrara, 3 febbraio 2020 - Beni estimati: entra nel dibattito anche Italia Viva. "La battaglia delle battaglie dell’allora consigliere ’ambientalista’ De Pasquale alla prova dei fatti ha inferto un duro colpo alla sua stessa amministrazione. Il sindaco ha sconfessato infatti i consiglieri di maggioranza che hanno votato a favore della mozione presentata dal consigliere Dell’Amico, dichiarando il “no” secco al suo impegno per la risoluzione del problema a livello parlamentare. Italia Viva andrà comunque avanti nella commissione in Parlamento sulla tematica dei Beni Estimati, atto sostanziale e risolutivo sul tema specifico, e chiede piuttosto “un chiarimento politico” all’interno della maggioranza comunale, sul comportamento di De Pasquale che ha messo a grave rischio i rapporti di collaborazione da parte delle forze politiche del territorio. Già nel 2018 il sindaco di fatto aveva rinunciato alla sua battaglia ideologica".
"Il ripensamento non era affatto di natura politica, ma del tutto personale dovuto ad eventuali ricorsi che le aziende del lapideo avrebbero potuto attuare nei confronti degli amministratori. Nella mente di De Pasquale anmiliche un mancato introito di 3,2 oni nel 2014 e di 2,6 milioni nel 2015 sui Beni estimati per colpa dell’amministrazione comunale precedente. Riguardo alle affermazionii di Confindustria concordiamo sul fatto che aprire una discussione seria e approfondita sul “Sistema Marmo” sarebbe politicamente corretta. Italia Viva stigmatizza quindi i comportamenti fallimentari degli amministratori 5 Stelle e mette in campo l‘ipotesi che la votazione in aula ha prefigurato da parte di De Pasquale “il volere maniacale di mantenere un sindacato negativo sull’operato della precedente amministrazione “ con conseguente polemica sterile sulla presentazione dell’emendamento da parte Pd. In verità la linea sostenuta dal Pd era semplicemente orientata al buon andamento della votazione in quanto la richiesta di integrare il testo al fine di eliminare la parte politica in cui veniva criticato il governo precedente, era costruttiva al testo della mozione per un voto unanime".