Il consiglio comunale vota a maggioranza il bilancio di previsione del prossimo triennio. La novità è rappresentata dalle minori entrate dal lapideo a causa di un calo delle produzioni di materiale al monte che si riflette col segno meno per 1 milione e 350mila euro. Il documento di bilancio, illustrato in consiglio dall’assessore Mario Lattanzi, procede nella politica di risanamento del debito, con il conforto del dato di cassa di circa 53milioni di euro. Una traduzione in numeri delle volontà politiche di questa giunta. "Vengono garantiti tutti i servizi essenziali offerti dal Comune – ha spiegato Lattanzi - e senza innalzamento delle relative tariffe. L’amministrazione ha deciso di non lasciare indietro nessuno. Inalterate le tariffe di servizi a domanda individuale quali mense e trasporto scolastico. Tendiamo la mano alle fasce più deboli della popolazione e sono previste agevolazioni Tari". Il totale delle entrate previsto per il 2024 ammonta a 116 milioni di euro, con una diminuzione di 8 milioni rispetto all’esercizio precedente. 45 milioni si riferiscono alle entrate di natura tributaria, contributiva e perequativa, 12,9 milioni derivano dall’Imu, 7 milioni dall’addizionale comunale, 15.7 milioni dalla Tari, infine 7.8 milioni dal fondo di solidarietà comunale. Proseguendo nell’analisi, 5.7 milioni si riferiscono a trasferimenti correnti, di cui 2.5 milioni dallo Stato e 3 milioni da amministrazioni locali. Poi ancora 33 milioni sono le entrate di natura extra tributaria. Le entrate del canone di concessione degli agri marmiferi calano da 5.7 a 5 milioni, così come le entrate del contributo di estrazione del materiale lapideo scendono da 20.7 a 20.1 milioni, con una riduzione di 1 milione e 350mila euro riconducibile a una riduzione delle produzioni negli ultimi due anni. Per quanto riguarda i proventi del lapideo, le previsioni di entrata ammontano a 25.1 milioni rispetto ai 26.4 milioni dello scorso anno. A quasi 12 milioni le entrate in conto capitale di cui 5.3 milioni contributi statali non Pnrr e 6.6 milioni contributi Pnrr. A 1 milione ammontano le entrate degli oneri di urbanizzazione e per quanto riguarda il relativo utilizzo si segnalano: 218mila per adeguamento antincendio piscina Tosi e riqualificazione impianto elettrico, 150mila per interventi eliminazione barriere architettoniche e 16 milioni relativi a entrate conto terzi. Dal lato uscite risultano spese correnti per 77.9 milioni di euro. Le spese insopprimibili sono di 16.2 milioni per il personale dipendente; 3 milioni alle utenze e 6 milioni per restituzione di interessi sui mutui. Poi 40 milioni sono relativi agli acquisti di beni e servizi, mentre 6.5 milioni al fondo crediti di dubbia esigibilità. Ci sono 39.9 milioni relativi agli acquisti di beni e servizi e 6.5 milioni relativi al fondo crediti di dubbia esigibilità. Le spese per mense e trasporto scolastico, con tariffe invariate, ammontano a 3.2 milioni, mentre 1.6 milione sono le spese per l’affidamento a terzi dei servizi educativi e 1.4 milione circa le spese riferite ad iniziative culturali, musei biblioteche ed eventi. Le spese del settore ambiente e marmo ammontano a circa 16.5 milioni, con la maggior parte inerente i contratti di servizio Nausicaa e Cermec, mentre la spesa per il settore sociale ammonta a circa 10 milioni. Infine i dati sull’utilizzo dei proventi del lapideo dicono che: 1.188.212.000 per adempimenti gestionali attività estrattiva, 907mila alla Regione, 1 milione per spese di soccorso a usl, 273mila in trasferimenti agli altri enti, 13 milioni per interventi infrastrutturali, 1.7 milioni interventi di tutela ambientale, 390mila spese per pulizia strade, 1 milione alla Progetto Carrara per gestione della strada, 1.1 milioni per manutenzione verde pubblico e arredo urbano, infine 1.3 milioni per sussidio agli ex lavoratori marmo.
CronacaBilancio, calano le entrate del marmo. Inalterate tasse, tariffe e imposte