REDAZIONE MASSA CARRARA

Blitz della finanza negli uffici Orsero. Altri guai per Giovanni Berneschi

Carrara, fidi facili concessi dall'ex presidente della Cassa di risparmio

Giovanni Berneschi, ex vice presidente della CrC

Carrara, 9 ottobre 2016 - La guardia di finanza si è presentata a sopresa nelle sedi di Savona e Vado Ligure del gruppo dei fratelli Raffaella e Antonio Orsero. Gli uomini del nucleo di polizia tributaria hanno perquisito nei giorni scorsi le sedi nell’ambito dell’inchiesta sui presunti fidi facili concessi da Banca Carige, ai tempi della presidenza di Giovanni Berneschi (ex vicepresidente della Cassa di Risparmio di Carrara), a imprenditori amici. I due imprenditori sono iscritti nel registro degli indagati e non è escluso che possano essere indagate altre persone. L’inchiesta era nata dai rilievi mossi dagli ispettori di Bankitalia secondo i quali i fidi venivano concessi con troppa facilità a imprese che avevano una posizione debitoria che non avrebbe permesso di ottenerli. Secondo la procura di Genova, il gruppo Orsero avrebbe ottenuto 91 milioni di finanziamenti. Sono quattro gli indagati della famiglia Orsero nell’ambito dell’inchiesta della procura di Genova sui cosiddetti fidi «facili» concessi da banca Carige al gruppo. I quattro fratelli sono accusati di riciclaggio. In casa di Raffaella Orsero, presidente del gruppo, sono stati trovati e sequestrati 630 mila euro in contanti. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Silvio Franz, i fratelli avrebbero ottenuto circa 91 mila euro, soldi che sarebbero frutto di una truffa o di appropriazione indebita.

Ciò avveniva quando presidente della Banca era Giovanni Berneschi (l’ex presidente della CrC abita ad Ortonovo) e i fidi secondo l’accusa venivano concessi ad amici anche se avevano una posizione debitoria elevata. Giovanni Berneschi è a processo per il principale filone d’inchiesta sulla banca con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio. Con lui altre sei persone: oltre a Berneschi, che era stato arrestato il 22 maggio del 2014, il gup Maria Teresa Rubini aveva rinviato a giudizio anche l’ex dell’ad di Carige Vita Nuova (il ramo assicurativo) Ferdinando Menconi, carrarese, gli imprenditori Sandro Calloni ed Ernesto Cavallini e il commercialista Andrea Vallebuona oltre ad Alfredo Averna, Ippolito Giorgi Di Vistarino e il notaio Piermaurizio Priori. Averna, Di Vistarino e Priori sono accusati di falso aggravato in concorso. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero messo in piedi una maxitruffa che consisteva nel far acquistare dal ramo assicurativo della banca (Carige Vita Nuova) immobili e quote societarie da amici o dove gli imputati avevano già partecipazioni a prezzi gonfiati per reinvestire poi le plusvalenze all’estero in fondi neri o nell’acquisto di alberghi. La truffa avrebbe portato a Berneschi e agli altri indagati circa 22 milioni di euro