Bocciato al primo banco di prova il nuovo numero 116117 per contattare la guardia medica. Era stato inaugurato ed avviato nell’Asl Toscana Nord Ovest a metà novembre ma a distanza di pochi mesi il nuovo modello già funzionante in diverse Regioni e presto in tutto il territorio nazionale, secondo il sindaco di Tresana Matteo Mastrini non funziona. "Ricevo segnalazioni preoccupanti sul funzionamento del servizio. Nel caso di stati di malessere diffuso comunicati al 116117 – dichiara – nell’impossibilità della guardia medica di visitare i pazienti, questi sono stati costretti a rivolgersi al Pronto Soccorso. E pensare che proprio il 116117 dovrebbe evitare, trattando i casi non urgenti, gli accessi impropri".
Il numero unico europeo 116117, è infatti entrato in funzione per le necessità mediche non urgenti ed altri servizi sanitari territoriali a bassa intensità e priorità di cura. Un numero unico per tutti, dunque, che non cambia da un ambito sanitario ad un altro e che dovrebbe implementare le risposte del servizio sanitario alle chiamate degli utenti, agevolandoli nell’onere dell’autopresentazione, alleggerendo il carico dei pronti soccorso e sopperendo ai tagli delle guardie mediche. Invece, un cash informatico ed organizzativo, secondo Mastrini, che si va a sommare alle altre criticità della sanità. "All’azzeramento della guardia medica – prosegue il sindaco – si è accompagnata la perdita, da un anno, delle due ambulanze medicalizzate Mike, una ad Aulla e una a Fosdinovo". Secondo Mastrini l’attuale offerta in tema di emergenza-urgenza è "del tutto insufficiente" a coprire un territorio dall’orografia complessa com’è la Lunigiana.
"Non avere un medico sull’ambulanza può determinare importanti conseguenze sulle patologie tempo-dipendenti e ciò – spiega – è aggravato dai ritardi nella copertura delle aree interne con i servizi in banda ultralarga. Il gap digitale, infatti, può rivelarsi decisivo quando si vive in una zona isolata e difficilmente raggiungibile". Una deprivazione progressiva di servizi e di risorse, secondo Mastrini, contrastata solo a parole dalla dirigenza Asl in occasione dell’appuntamento dei sindaci lunigianesi avvenuto mesi fa a Pontremoli, alla presenza della direttore generale Casani e dell’assessore Bezzini.
"L’Asl Toscana Nord Ovest – ricorda – aveva risposto promettendo di realizzare un progetto d’ambito per la cardioprotezione che avrebbe consentito l’immediata trasmissione dei dati dalle ambulanze ai medici che non si fossero trovati sul luogo dei soccorsi. Di quella promessa ovviamente non sono rimasti che gli annunci e questo non lo possiamo consentire". Montivi che inducono Mastrini a invitare Casani e Bezzini a fornire immediato riscontro sulla volontà dell’Asl e della Regione di investire "seriamente e immediatamente in un territorio che ha bisogno di risposte immediate".
Michela Carlotti