Bocciato progetto di coltivazione alla Colubraia

Arriva il ‘no’ del Parco delle Alpi Apuane alla compatibilità ambientale per il progetto di coltivazione della cava Colubraia a...

Arriva il ‘no’ del Parco delle Alpi Apuane alla compatibilità ambientale per il progetto di coltivazione della cava Colubraia a Vagli Sotto della società Le Cave srl di Massa. Il “verdetto” al termine di una procedura iniziata a settembre 2022, quando era stato avviato il procedimento di valutazione di impatto ambientale per l’area estrattiva. Nell’iter amministrativo sono arrivati anche diversi pareri negativi, in particolare quello della Soprintendenza, amministrazione competente in materia paesaggistica, che prevale su quelli favorevoli espressi dalle altre amministrazioni. Il parere favorevole del Comune di Vagli Sotto, secondo gli uffici del Parco, "si basa unicamente sulla presunta distanza delle gallerie di progetto dalla Buca dei Francesi e non contiene altre considerazioni tecnico scientifiche che possano far escludere possibili impatti mentre la Regione Toscana non ha espresso alcuna valutazione in materia paesaggistica".

Il parere negativo riguarda poi "criticità non superabili che comportano il diniego della autorizzazione paesaggistica" e nel dettaglio "la realizzazione delle gallerie di progetto provoca impatti sulla Buca dei Francesi e sull’acquifero e di conseguenza sull’ambiente e sul paesaggio epigeo e ipogeo. La valutazione si basa sulle risultanze fornite dalla Federazione Speleologica Toscana nel corso dei sopralluoghi effettuati, da cui risulta che la Buca dei Francesi, nonostante le prescrizioni di tutela impartite nel corso delle precedenti coltivazioni, è stata comunque invasa da una notevole quantità di marmettola.

La Buca dei Francesi inoltre, sempre per le valutazioni della Federazione Speleologica Toscana, è una cavità assorbente a regime perenne e presenta un torrente interno che è un veicolo eccezionale per la dispersione e la diffusione nell’ambiente di ogni tipo di deposito antropico o naturale che si infiltri nel sottosuolo". Pareri approfonditi e confermati anche dalla Conferenza dei servizi.