Bonifiche, competenze ai Comuni. La delibera approvata in Regione

Il Consiglio della Regione Massa Carrara ha approvato una legge che conferisce ai Comuni funzioni per la bonifica dei siti inquinati. La normativa integra le competenze regionali e prevede un monitoraggio triennale sull'attuazione.

Ai Comuni andranno alcune funzioni per la bonifica dei siti inquinati. Lo ha stabilito il consiglio della Regione con l’approvazione della legge, sostenuta dai voti favorevoli della maggioranza, Pd e Italia Viva. Contrari Fratelli d’Italia, Movimento 5 stelle, gruppo Misto – Merito e Lealtà e del consigliere Giovanni Galli (Lega), astensione della consigliera Elena Maini (Lega). La normativa va ad attuare la previsione del decreto legislativo 152 del 2006 (Norme in materia ambientale. La consigliera regionale Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia) ha sollevato una questione pregiudiziale con il richiamo alle norme in vigore per rimandare alla giunta l’attribuzione ai Comuni delle funzioni dei siti inquinanti, ma la pregiudiziale è stata respinta dal voto dell’aula. "Nel merito la legge - ha detto la presidente della commissione Territorio e ambiente Lucia De Robertis (Pd) - a seguito della recente modifica del quadro normativo statale di riferimento sopravvenuto in conseguenza di un pronunciamento della Corte Costituzionale, integra la disciplina regionale – già effettuata dalla legge regionale 30 del 2006 – riconfermando il conferimento ai Comuni delle funzioni amministrative in materia di bonifica dei siti inquinati. La legge, mediante 16 articoli, è suddivisa in quattro capi. In estrema sintesi con il primo si determina il consolidamento delle competenze delle amministrazioni comunali in materia; con il secondo si provvede a regolare le competenze regionali in ordine alle aree di inquinamento diffuso; con il terzo capo si potenzia la banca dati regionale dei siti interessati dai procedimenti di bonifica; ed infine, con il quarto, si definiscono le disposizioni finanziarie e quelle transitorie. Da sottolineare come la legge preveda l’obbligo, da parte della giunta, di predisporre una relazione triennale al consiglio regionale sull’attuazione della stessa. Per quanto riguarda, inoltre, le disposizioni finanziarie - concernenti nello specifico la banca dati dei siti interessati da procedimenti di bonifica - le risorse per il triennio 2024-2026 ammontano a 90mila euro". Con la presente legge si possono conferire ai Comuni le funzioni amministrative per la bonifica e messa in sicurezza dei siti inquinati e il loro ripristino. Inoltre si disciplinano i poteri regionali di indirizzo e coordinamento, definiscono le modalità con cui viene fornito il supporto tecnico e stabilisce l’intervento regionale con potere sostitutivo in caso di inerzia da parte dei Comuni.