REDAZIONE MASSA CARRARA

Bonifiche Corsa contro il tempo: "A caccia di 45 milioni di euro"

A gennaio il Governo deciderà dove andranno i fondi Fsc. La provincia prova a fare squadra. Barabotti (Lega): "Occasione da non perdere". Ricciardi (5 Stelle): "Facciamo partire i cantieri".

La politica unita per arrivare al prossimo mese con la forza di ottenere i finanziamenti necessari

La politica unita per arrivare al prossimo mese con la forza di ottenere i finanziamenti necessari

di Alfredo Marchetti

Servono 45 milioni di euro. A tanto ammonta la necessità economica che la politica apuana andrà a chiedere a Roma per sbloccare i cantieri che riguardano le bonifiche, fermi da decenni. Al tavolo organizzato dall’amministrazione comunale c’erano tutti. I tempi sono molto stretti, a gennaio sarà presentato sul tavolo dei ministeri competenti il documento firmato da ogni fazione politica al fine di ottenere il denaro necessario a dare una svolta a un territorio intossicato da veleni, promesse e ritardi, fondi messi a disposizione dai nuovi Fsc (Fondi per lo sviluppo e la coesione) 2021-2027. Altri 12 milioni sono nelle casse della Regione: il tavolo punta ad avere anche quelli. "Abbiamo parlato, ora dobbiamo avere i progetti, dare una scossa e far partire i cantieri" ha detto il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, al termine del summit in Comune.

A inaugurare i lavori il sindaco Francesco Persiani, alla presenza anche dei consiglieri comunali e della giunta: "Per rendere ancora più concreta la portata delle sfide che abbiamo davanti, è importante fare chiarezza sugli interventi e sui fabbisogni. Bonifica della falda Sin Sir: il fabbisogno complessivo indicato dalla Regione e convalidato dal Mase ammonta a circa 45 milioni di euro".

"Questi fondi – spiega – copriranno sia interventi che non hanno ancora raggiunto l’Obiettivo di Qualità del Verbale – come la messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda (13,5 milioni), le attività sullo stadio Tinelli (2,5 milioni) e la prevenzione e mitigazione a Verrazzano (3,95 milioni) – sia nuovi interventi di grande importanza, come la bonifica del terrapieno ex Colonia Torino (10,5 milioni) e gli ulteriori lavori a Verrazzano (14,5 milioni). Bonifica dello stadio Tinelli: sono previsti 2,5 milioni di euro per misure di prevenzione e mitigazione della contaminazione, con interventi mirati alla rimozione degli hotspot di mercurio. Terrapieno ex Colonia Torino: qui abbiamo un intervento di grande urgenza, per cui è necessario un finanziamento di 10,5 milioni. Questo servirà alla rimozione e smaltimento del materiale contaminato presente nel terrapieno, che rappresenta una sorgente critica in un’area residenziale. È già stato completato un primo passo, con la caratterizzazione e progettazione preliminare finanziata dal Mase per 2,4 milioni di euro, ma ora è fondamentale ottenere il finanziamento per la realizzazione dell’opera. Il tempo di agire è adesso. Abbiamo progetti, competenze e una chiara visione di ciò che serve, ma ci occorre il sostegno concreto e tangibile dello Stato".

Barabotti è chiaro: "Su questo tema abbiamo già perso tutti. La politica ha il dovere di chinare il capo e chiedere scusa ai cittadini. Il tema delle bonifiche, e non le divisioni politiche, deve essere al centro del nostro impegno. Non si tratta solo di un problema ambientale, ma anche economico: ogni area contaminata sottrae opportunità alle attività produttive, alle imprese e al lavoro. Oggi siamo riuniti in un tavolo politico, con l’obiettivo di ottenere il massimo dei fondi Fsc e chiedendo che i 12 milioni di euro già appostati dalla Regione rimangano disponibili. Serve comunione di intenti per ottenere ciò che ci spetta. Una posizione condivisa non significa annullare le differenze, ma utilizzarle in modo costruttivo per portare avanti con forza il tema. Di fronte all’eventualità di una minore disponibilità di fondi Fsc rispetto a quanto auspicato, non dobbiamo essere noi a tirare la cinghia ancora una volta. Questa volta la cinghia si tira altrove. Ringrazio il viceministro Vannia Gava che ha dimostrato attenzione e sensibilità su questo tema fin dal 2021".

Dice la sua anche il pentastellato Ricciardi: "La macchina è impolverata dal lontano 2018. Eravamo partiti, poi tutti si è fermato. Ora c’è un nuovo governo. Dobbiamo far partire i cantieri. Bene combattere al di là di ogni credo politico, ma già da subito dobbiamo dire che se la macchina si intoppa sarà colpa di tutti e non di qualcuno...".