ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Bonifiche Sin Sir apuano: polemiche sui finanziamenti destinati solo a Massa

Il coordinamento chiede chiarimenti sui fondi per le bonifiche del Sin Sir apuano, esclusi i progetti di Carrara.

La Farmoplant a Massa

La Farmoplant a Massa

Il coordinamento dei comitati e delle associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico fa richiesta di accesso agli atti dopo le dichiarazioni dell’onorevole Andrea Barabotti in merito all’annuncio di "finanziamenti per le bonifiche del Sin Sir apuano destinati solo al Comune di Massa". La dichiarazione che è saltata all’occhio, pronunciata dall’onorevole è "Con risorse limitate era indispensabile fare scelte oculate, privilegiando la destinazione dei fondi là dove le progettazioni sono avanzate e gli interventi realizzabili". "Cosa significa – scrivono alla sindaca – che a Massa le progettazioni sono più avanzate che a Carrara? Quali sono le motivazioni reali? Le domandiamo se il Comune di Carrara abbia fatto tutto ciò che era nelle proprie possibilità per avere i fondi dal Ministero competente affinché si potesse dare avvio ai lavori. Le ricordiamo che già una volta, due anni fa, questi fondi sono andati persi".

"Se così non fosse – proseguono –, si configurerebbero serie omissioni ed inadempienze, poiché il grave inquinamento delle aree Sin/Sir carraresi è noto da anni e sarebbe veramente vergognoso ed inammissibile che ad oggi non siano stati ancora predisposti anche a Carrara le “progettazioni avanzate e gli interventi realizzabili” che, a detta di Barabotti, Massa vanterebbe già e le avrebbero consentito di accedere ai nuovi fondi statali per le bonifiche. Lungi da noi, come dice Barabotti, fare del campanilismo (non rientra nel nostro stile politico!), anche perché, insistendo il Sin/Sir apuano sia a Carrara sia a Massa, sarebbe veramente demenziale pensare di bonificare solo il versante massese, visto che la falda è unitaria e al suo interno i veleni sono in grado di scorrere liberamente e inquinare nuovamente anche la parti bonificate, ma il caso specifico richiede".

"Le chiediamo – proseguono – anche il motivo per cui la sua amministrazione, fermamente intenzionata, al contrario di noi, a realizzare il nuovo biodigestore al Cermec non abbia provveduto ad inserire nel fabbisogno aggiornato inviato al Ministero dell’Ambiente, la richiesta degli oltre 6 milioni di euro necessari a bonificare l’area Sir in cui sorgerà il nuovo impianto. Se il sito in questione non sarà disinquinato, infatti, il biodigestore non potrà mai vedere la luce".

"Gentile sindaca – concludono –, lei deve risponderci. Ce lo deve in nome della Convenzione di Aharus sull’”accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale”. Sarà in base a questa stessa convenzione ed altre misure legislative che faremo valere i diritti dei cittadini di Massa e Carrara tutti, dopo 40 anni in cui essi hanno pagato in termini di malattie e morti per tumore. Le ricordo che Massa-Carrara è la prima provincia in Toscana per mortalità da tumori, altro che campanilismo".